Andrea Berta si congeda dall’Atletico Madrid dopo 12 anni: il direttore sportivo lascia il club

Dopo quasi dodici anni di servizio all’Atletico Madrid, Andrea Berta ha ufficialmente annunciato la sua separazione dal club, segnando la fine di un’era per la società spagnola. L’ex dirigente italiano ha svolto un ruolo cruciale nella crescita del club, contribuendo a numerosi trionfi e alla costruzione di una rosa competitiva, nonostante le sfide finanziarie. Mentre Berta si congeda dal club, egli esprime gratitudine per l’esperienza condivisa e un desiderio di dedicarsi alla famiglia.

Un percorso di successo all’interno dell’Atletico Madrid

Andrea Berta è arrivato all’Atletico Madrid nell’aprile 2013, dopo una carriera significativa al Genoa. Il suo approdo nella capitale spagnola è avvenuto poco dopo l’arrivo di Diego Simeone, un periodo che ha visto la squadra raggiungere notevoli traguardi. Negli anni, Berta ha dimostrato un notevole talento nel gestire diverse funzioni all’interno del club, arrivando a ricoprire il ruolo di responsabile dell’area calcio, rendendolo una figura centrale nella gerarchia societaria, appena sotto il presidente.

Nella sua carriera all’Atletico, Berta ha lavorato instancabilmente per sviluppare e perfezionare la squadra, attraverso la creazione di un’area scouting robusta e la direzione sportiva. Questo approccio ha portato il club a conquistare titoli importanti: due Liga, una Copa del Rey, una Europa League, una Supercoppa di Spagna e una Supercoppa d’Europa. Anche se le finali di Champions League perse contro il Real Madrid rappresentano un rammarico, l’impatto di Berta sulla squadra è stato innegabile, contribuendo a rendere l’Atletico Madrid uno dei club più competitivi in Europa.

Costruzione di una rosa competitiva

Andrea Berta ha svolto un ruolo fondamentale nella costruzione della rosa dell’Atletico Madrid, collaborando a stretto contatto con Diego Simeone. In un contesto economico complesso e limitato, il dirigente ha identificato e acquisito diversi talenti di livello mondiale, contribuendo così al successo del club. Nomi come Antoine Griezmann, Jan Oblak, Luis Suarez e Álvaro Morata sono solo alcuni dei colpi messi a segno grazie alla visione di Berta.

Recentemente, Berta ha concluso il suo mandato con l’arrivo di Julian Alvarez, un ulteriore passo nel perfezionamento della rosa. L’abilità di Berta di navigare tra le sfide finanziarie e le limitazioni del mercato ha dimostrato la sua competenza e determinazione, rendendolo uno dei dirigenti più rispettati nel panorama calcistico.

Un riconoscimento e un futuro da esplorare

L’Atletico Madrid ha ufficialmente ringraziato Andrea Berta per il suo “sforzo, impegno e dedizione” nel corso degli anni, augurandogli il meglio per il futuro. In una dichiarazione all’agenzia spagnola Efe, Berta ha riflettuto sulla sua esperienza di lavoro con il club, sottolineando l’importanza delle relazioni instaurate e le conquiste ottenute. Ha citato il desiderio di vedere la squadra continuare a vincere e ha espressamente dichiarato di considerarsi parte della famiglia Atletico.

Dopo la sua uscita dal club, Berta ha deciso di prendersi del tempo per se stesso e per stare con la famiglia, un aspetto che aveva trascurato a causa del suo impegno costante al Metropolitano, che aveva rappresentato la sua nuova casa dopo il trasferimento dal Calderon. Sebbene abbia ricevuto alcune proposte professionali, il dirigente intende riflettere attentamente sulle sue prossime mosse, concentrandosi momentaneamente sulle relazioni personali e sulle prospettive future.

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Redazione