Bambino italiano muore in Egitto: la denuncia di Paola Caruso contro le strutture turistiche

Un episodio drammatico si è verificato durante una vacanza in Egitto, dove un bambino italiano di 9 anni ha perso la vita, scatenando una forte reazione della madre, Paola Caruso. Quest’ultima ha rivolto un appello al governo italiano per chiedere giustizia e una maggiore sicurezza nelle strutture turistiche. La vicenda ha riacceso un acceso dibattito sui rischi legati al turismo all’estero e sull’affidabilità delle cure mediche nei resort.

La tragedia di Mattia Cosettini

Mattia Cosettini si trovava a Marsa Alam quando ha accusato un malore durante una gita in barca. La situazione è immediatamente degenerata. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il piccolo è stato soccorso in un ambulatorio del villaggio che lo ospitava. La diagnosi iniziale parlava di un colpo di sole e il medico di turno ha prescritto un semplice ricostituente, senza ritenere necessario effettuare ulteriori esami. Nonostante le raccomandazioni, la condizione di Mattia non è migliorata e ha perso conoscenza poche ore dopo.

A quel punto, i paramedici sono stati allertati e hanno accompagnato il bambino al pronto soccorso. Tuttavia, il suo stato di salute era già compromesso e Mattia è deceduto prima di poter essere trasferito in una struttura più attrezzata. La notizia ha colpito profondamente i genitori e la comunità italiana, lasciando un segno indelebile nelle vite di chi gli voleva bene.

Il dolore di Paola Caruso e il suo appello

Paola Caruso non ha trattenuto la sua rabbia e dolore di fronte alla notizia. Nella sua reazione sui social media, si è scagliata contro le strutture turistiche che, secondo lei, non garantiscono assistenza adeguata in caso di emergenze. L’appello di Paola è chiaro: “Continuate ad andare in questi posti di m…a! Devono chiudere tutto!”. La madre, che ha vissuto un’esperienza traumatica simile con suo figlio Michele, ha espresso il desiderio di vedere una maggiore attenzione da parte delle autorità italiane.

Ricordando quanto successo a Michele, che nel 2022 ha subito un grave episodio a Sharm el-Sheikh, Paola ha raccontato come un medico locale abbia provocato un danno permanente al nervo sciatico del bambino, causandogli problemi a camminare. Dopo numerosi viaggi per ricevere cure specialistiche, la mamma non ha mai perso la speranza e continua a combattere per garantire che situazioni del genere non si ripetano.

La richiesta di giustizia per i bambini

La notizia della morte di Mattia ha toccato il cuore di molti, portando a un’ondata di solidarietà per la famiglia. Paola Caruso ha espresso il suo profondo desiderio di giustizia, non solo per il suo bambino ma per tutti quelli che hanno subito difficoltà simili. Ha richiesto al governo italiano, e in particolare alla premier Giorgia Meloni, di intervenire affinché vengano assunti provvedimenti che possano garantire la sicurezza e il benessere dei turisti, specialmente dei più piccoli.

Le parole di Paola risuonano come un grido di dolore e speranza, un richiamo a prendere coscienza di quanto sia fondamentale la sicurezza anche in vacanza. Mentre il dramma si svela, rimane una domanda aperta: quali azioni verranno intraprese per garantire che episodi così tragici non accadano più? La vicenda di Mattia e Michele ha lanciato una luce su problematiche che meritano di essere affrontate con urgenza.