Cristiano Ronaldo, uno dei calciatori più iconici della storia, ha intrapreso un percorso inaspettato nella sua carriera calcistica. Dopo difficili mesi nel Manchester United e un contratto esorbitante con l’Al Nassr, il portoghese si è ritrovato al centro di un cambiamento epocale nel panorama sportivo saudita. La sua scelta non è solo una questione di soldi, ma rappresenta un passo strategico verso la promozione del calcio nella regione, con un occhio rivolto anche alla candidatura dell’Arabia Saudita per il Mondiale 2030.
La fine della sua avventura con lo United
Il periodo di Ronaldo al Manchester United è stato caratterizzato da successi ma anche da momenti difficili. Con l’arrivo dell’allenatore Erik Ten Hag, la situazione è iniziata a deteriorarsi. La tensione tra i due è culminata in un episodio controverso durante un’amichevole, quando Ronaldo ha deciso di lasciare il campo prima del termine della partita dopo essere stato sostituito. Questo gesto ha innescato una serie di eventi che hanno portato alla rottura definitiva con il club.
Nel novembre 2022, Ronaldo ha rilasciato dichiarazioni che riflettevano una profonda disillusione. Ha affermato di aver percepito una mancanza di rispetto nei suoi confronti, sia da parte della dirigenza che dell’allenatore. “Non ho rispetto per Ten Hag”, ha dichiarato, sottolineando che la situazione al club era insostenibile. Poche settimane dopo, il Manchester United ha ufficializzato la risoluzione del contratto, lasciando Ronaldo libero di cercare una nuova avventura.
Un futuro in Arabia Saudita
Dopo l’uscita dal Manchester United, l’attenzione di Ronaldo si è concentrata sulla Coppa del Mondo in Qatar con la Nazionale portoghese. Tuttavia, le speculazioni su un suo trasferimento all’Al Nassr sono emerse rapidamente dopo l’eliminazione del Portogallo. La dirigenza del club saudita ha offerto un contratto da record: 200 milioni di euro a stagione tra stipendio e sponsorizzazioni, con un impegno che si estende fino al 2025.
L’accordo con Al Nassr è stato mediato da Ricky Regufe, amico di lunga data di Ronaldo, e dall’ex direttore sportivo del Paris Saint-Germain, Antero Henrique, in un clima di tensione con l’agente Jorge Mendes. L’arrivo di Ronaldo in Arabia Saudita ha rappresentato un segnale chiaro della volontà del paese di investire in sport e di migliorare la propria immagine internazionale attraverso il calcio.
L’impatto del trasferimento sul calcio saudita
Con la firma di Ronaldo, il calcio saudita ha ricevuto un impulso significativo. Il portoghese non è solo un calciatore, ma un’icona del calcio mondiale, e il suo ingaggio promette di elevare il profilo della Saudi Pro League a livello globale. La lega ha già visto un’influenza positiva sull’interesse mediatico e sull’attrattiva per altri giocatori di fama. Dopo l’arrivo di Ronaldo, diversi atleti di alto livello hanno scelto di unirsi a club sauditi, sottoscrivendo contratti che sfidano i limiti economici del calcio tradizionale.
Oltre a espandere le possibilità del campionato, il contratto di Ronaldo include anche un ruolo chiave nella promozione della candidatura dell’Arabia Saudita per ospitare il Mondiale 2030. La presenza di un calciatore della sua statura non solo attrae l’attenzione, ma aiuta anche a costruire una narrazione positiva attorno all’impegno del paese nel calcio. Questo approccio strategico si inserisce in un programma più ampio di sviluppo sportivo, mirato a trasformare l’immagine del paese e a posizionarlo come hub del calcio in Medio Oriente.
Con il suo passaggio all’Al Nassr, Cristiano Ronaldo ha avviato una nuova fase sia della sua carriera che del calcio saudita, stabilendo un precedente per altri giocatori e contribuendo a un cambiamento profondo nel panorama calcistico del paese.