La Dakar, una delle competizioni motoristiche più impegnative al mondo, ha una storia ricca di emozioni e sfide. Nell’ambito di questa corsa epica, incontriamo Ricky Rickler, l’autista del camion d’assistenza del leggendario pilota Carlos Sainz. Il suo mezzo, un vero e proprio “Batman” del deserto, svolge un ruolo cruciale nel supporto durante la competizione. Scopriamo di più sulla sua esperienza, le sfide che affronta ogni giorno e la sua passione per i camion.
La genesi di una passione per i camion
Ricky Rickler è cresciuto nel mondo delle corse, immerso in un ambiente in cui l’adrenalina e la competizione erano all’ordine del giorno. Suo padre, Renato Rickler, è il fondatore della R-Team, una squadra che ha saputo emergere nel panorama della Dakar. Da quando ha avviato l’attività nel 2002, ha accumulato ben otto campionati vinti e ha valorizzato il team per la sua presenza costante in questa competizione. Ricky ha seguito le orme del padre, iniziando a lavorare accanto a lui, apprendendo le dinamiche del team. Con anni di esperienza nell’assistenza veloce in pista, ha collaborato con rinomate squadre, tra cui il team ProDrive Brx, prima di approdare al team Ford, dove ora guida il camion di assistenza veloce numero 636.
Questa transizione ha comportato un impegno significativo, dove Ricky ha dovuto adattarsi rapidamente alle esigenze delle corse, assumendo diverse responsabilità. I camion, che in passato venivano definiti “elefanti” per le loro dimensioni imponenti, sono veicoli cruciali nel contesto della Dakar, e Ricky ha saputo combinare la passione per il mondo dei motori con una profonda comprensione delle dinamiche di assistenza necessarie.
I camion: potenza e sfide della Dakar
Il camion di assistenza, soprannominato “Batman”, è un veicolo che svolge un ruolo fondamentale nel supporto ai concorrenti. Ricky ci racconta che, nonostante le dimensioni considerevoli, questi mezzi sono incredibilmente veloci e possono raggiungere velocità di 160 km/h. Ciò comporta una serie di sollecitazioni fisiche significative, sia orizzontali che verticali, per chi si trova alla guida. La cabina del camion può trasformarsi in un autentico campo di battaglia, dove gli impatti delle asperità del terreno si fanno sentire. Ricky descrive come la guida di un camion in gara richieda una preparazione straordinaria, poiché il lavoro fisico e mentale è intenso e può durare dalle 18 alle 20 ore al giorno.
Un aspetto cruciale del ruolo di Ricky è la sua capacità di affrontare l’imprevisto. Ogni tappa della Dakar presenta sfide uniche e il camion deve essere equipaggiato non solo per la velocità, ma anche per la riparazione dei veicoli in corsa. A bordo ci sono pezzi di ricambio e un meccanico dedicato, pronto ad intervenire in caso di necessità. Questo livello di supporto è fondamentale nella gestione delle gare, garantendo che i piloti possano continuare a competere nonostante le difficoltà.
L’assistenza notturna: un lavoro critico
La scelta del nome “Batman” per il camion di assistenza non è casuale. Ricky spiega che il camion opererà principalmente di notte, rientrando al bivacco tra mezzanotte e le due del mattino. Questo aspetto del lavoro richiede un’organizzazione impeccabile. La squadra parte al mattino presto e si impegna a riportare tutti i concorrenti sani e salvi al bivacco. Il ritorno notturno può risultare critico, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, quando il limite di tempo stringe e le difficoltà sono dietro l’angolo.
Le esperienze di Ricky raccontano come la navigazione notturna nel deserto possa essere particolarmente impegnativa. Affrontare il buio, le temperature estreme e le condizioni del terreno richiede una concentrazione incredibile. Per Ricky e il suo team, ogni notte rappresenta una nuova avventura, in cui la coordinazione e la capacità di reazione si dimostrano fondamentali. La Dakar non è solo una gara per i piloti, ma coinvolge attivamente anche chi sta dietro le quinte, alimentando una cultura di supporto e passione che è al centro di questa competizione.
Ricky Rickler continua a dimostrare il valore che l’assistenza di un camion efficace come il suo Batman rappresenta per i concorrenti, un vero angelo custode nel cuore della Dakar.