Alla stadio Dall’Ara di Bologna, la partita tra Bologna e Roma si è conclusa con un pareggio che ha regalato emozioni forti agli spettatori. Una sfida avvincente in cui i rossoneri sono passati in vantaggio per poi subire l’impeto dei giallorossi, culminando in un finale ricco di pathos. Le due squadre hanno messo in campo strategie ben definite e, nonostante un primo tempo poco memorabile, la ripresa è stata caratterizzata da momenti intensi e ribaltamenti di fronte.
Il tecnico del Bologna ha scelto di schierare l’attaccante Odgaard al posto di Fabbian, puntando su una formazione che ha mantenuto intatta la solidità vista nella vittoria del derby precedente. La strategia del Bologna era chiara: esercitare una pressione alta e applicare marcature a uomo sui giocatori chiave della Roma, come Paredes e Hummels, fin dai primi istanti del match. Questo approccio mirava a limitare la costruzione del gioco avversario, creando così un certo malessere per i giallorossi nell’impostare le loro azioni.
Il Bologna ha preso in mano il pallino del gioco, sebbene non sia riuscito a concretizzare la propria supremazia. Un paio di tentativi, come un tiro di Dallinga e un’azione di Dominguez, non hanno prodotto l’effetto desiderato. Allo stesso tempo, la Roma ha iniziato a farsi vedere dalle parti di Skorupski: Dovbyk ha avuto occasione di segnare, ma il suo momento è stato vanificato da una difesa bolognese attenta. Nonostante le fasi iniziali non tanto spettacolari, gli scontri di metà campo hanno suggerito che la partita si sarebbe accesa nella ripresa.
Il secondo tempo ha portato un cambiamento radicale, con le squadre che sono tornate in campo con un atteggiamento decisamente più aggressivo. Il Bologna ha provato a mantenere il ritmo, con Koné e Freuler che si sono resi protagonisti di conclusioni da fuori area. La partita ha preso fuoco tra il 13′ e il 18′ minuto grazie a una sequenza di tre gol mozzafiato. Saelemaekers ha aperto le danze con un tiro da fuori area che ha sorpreso Skorupski, mentre Dallinga ha immediatamente pareggiato approfittando di una ripartenza scintillante orchestrata da Dominguez.
Il colpo di scena è arrivato poco dopo, quando Ferguson ha trasformato un rigore concesso per una trattenuta su Odgaard. Solo in pochi minuti, il punteggio era passato da 0-1 a 2-1. Un passaggio repentino di emozioni che ha scatenato applausi e fischi tra i tifosi, accesi nell’incitare le loro squadre. Il Bologna si è trovato in vantaggio, ma la Roma, da grande squadra, non si è arresa e ha spinto in avanti nel tentativo di trovare il pareggio.
Nonostante il Bologna fosse in vantaggio, la pressione della Roma è aumentata, creando occasioni per Orsolini e Dovbyk, il quale ha tentato anche una conclusione che è stata bloccata da Svilar. Con il passare dei minuti, il mister Ranieri ha deciso di cambiare le carte in tavola, effettuando diverse sostituzioni per rinvigorire la squadra. L’introduzione di El Shaarawy, Pisilli e Celik ha contribuito a un cambiamento nel modulo, passando a un 4-2-3-1 per aumentare le possibilità offensive.
Il pareggio finale è arrivato allo scadere, in un’azione che ha fatto urlare i tifosi. Un angolo battuto da Angelino ha creato confusione in area; la palla è finita sul braccio di Lucumì dopo un colpo di testa di Ndicka. L’intervento del VAR ha confermato il fallo e Dovbyk si è presentato sul dischetto per trasformare il rigore nell’ottavo minuto di recupero. Il Dall’Ara è esploso, con i sostenitori bolognesi che hanno esultato e i romanisti che si sono dovuti accontentare di un pareggio.
Un match ricco di colpi di scena e emozioni, che ha messo in evidenza il carattere di entrambe le squadre, pronte a lottare fino all’ultimo respiro per ottenere punti fondamentali in questo campionato.