La storia del calcio italiano ha visto passare grandi nomi che hanno lasciato un’impronta indelebile nelle città in cui hanno giocato. Uno di questi è Filippo Maniero, ex attaccante del Venezia, che dal 1998 al 2002 ha deliziato i tifosi con le sue giocate. Maniero ripercorre con nostalgia i momenti vissuti nella laguna, parlando della sfida imminente e dei giochi che hanno contraddistinto un’annata memorabile.
Filippo Maniero rappresenta un pezzo di storia del Venezia, club con cui ha condiviso quattro stagioni affascinanti. In un’intervista, l’ex calciatore ha nostalgia dei tempi passati, quando correva per le strade di Venezia, sfidando avversari come l’Inter in incontri che lasciavano senza fiato. La sua carriera, descritta come i migliori anni della sua vita, è intrisa di ricordi di partite intense e di un feeling speciale con la città. “Facevamo paura a tutti”, afferma, raccontando la tensione e l’emozione che circondavano i grandi eventi calcistici.
Questo attaccante ha vissuto la straordinarietà di giocare in una squadra che, pur trovandosi in situazioni difficili, ha sempre lottato per risultati importanti. La stagione in cui siamo riusciti a raggiungere la salvezza è rimasta impressa nella memoria di tutti, e i tifosi di Venezia lo ricordano ancora con affetto.
Dopo il ritiro, Maniero ha mantenuto viva la sua passione per il calcio decidendo di seguire il suo ex compagno Mauro Zironelli al Cjarlins Muzane nel campionato di Serie D. A 52 anni, l’ex bomber si diverte nel suo nuovo ruolo di vice allenatore, portando con sé la saggezza di chi ha vissuto esperienze preziose nel calcio professionistico. “Ho ripreso la vecchia vita”, dice con un sorriso, esprimendo la gioia di tornare a calcare i campi, seppur in un ruolo difforme rispetto a quello da giocatore.
La sua avventura al Cjarlins Muzane ha riportato il calciatore su un palcoscenico che, anche se distante dai grandi club, permette di vivere il calcio con passione e dedizione. Maniero oggi si trova a trasmettere le sue conoscenze ai giovani, contribuendo così alla formazione di nuove generazioni di calciatori. La sua presenza, carica di esperienza e storia, è un valore aggiunto per la squadra e rappresenta un ponte tra il passato e il futuro del calcio.
In occasione della conversazione, Maniero ha anche speso parole di ammirazione per il talentuoso Oristanio, attuale giovane promessa del Venezia. “Deve segnare di più”, ha affermato, esprimendo le sue aspettative nei confronti del giovane calciatore. La capacità di Maniero di coinvolgersi con le nuove leve mostra il suo legame con il club e il desiderio di vederlo prosperare nel panorama calcistico italiano.
Le dichiarazioni di Maniero non si limitano al solo apprezzamento; riflettono un’attenta osservazione delle dinamiche del gioco e dei progressi dei nuovi calciatori. La passione per il calcio che lo ha accompagnato per anni si riflette nella sua volontà di vedere i giovani atleti crescere e affermarsi nella disciplina.
Filippo Maniero rimane quindi una figura simbolica per il Venezia, un ex campione che continua a vivere il calcio, ora da un’altra angolazione. La sua carriera passata e l’attività presente ne fanno un testimone prezioso di un legame indissolubile tra il calcio e la città che lo ha accolto.