Franco Tancredi: il portiere che ha segnato un’epoca e ha smentito i luoghi comuni sull’altezza

Franco Tancredi, che oggi festeggia il suo settantesimo compleanno, è una figura iconica del calcio italiano. La sua carriera è stata caratterizzata da abilità fuori dal comune e da un carisma che ha conquistato tifosi e addetti ai lavori. In un’epoca in cui i calciatori tendevano a conformarsi a determinati canoni fisici, Tancredi ha sfidato le convenzioni, dimostrando che la tecnica e l’agilità possono prevalere su muscoli e statura. Questo articolo esplorerà la sua carriera, il contesto sportivo degli anni in cui ha giocato e le evoluzioni del ruolo di portiere nel calcio moderno.

Il contesto degli anni di Franco Tancredi

Negli anni ’70 e ’80, il calcio era un mondo in grande fermento, con la nascita di nuovi talenti e l’emergere di campionati che avrebbero cambiato per sempre la storia del gioco. In questo scenario, Tancredi è emerso come un portiere eccellente nonostante non avesse la statura tipica dei suoi coetanei. Gli almanacchi dell’epoca variavano nel fornire un’indicazione precisa della sua altezza: spesso si attestava tra 1,75 e 1,78 metri, con una media realistica di 1,76, mettendo in luce l’incertezza tipica di quegli anni. Al contrario, i portieri contemporanei, come lo svizzero Sommer, oggi considerato basso nonostante i suoi 183 cm, confermano come le misure fisiche siano cambiate nel tempo.

In un’epoca in cui i calciatori erano in gran parte simili agli spettatori sia in termini di fisico che di preparazione, Tancredi ha dimostrato che è possibile eccellere nel ruolo di portiere senza la necessità di sviluppare un physique du rôle imponente. Le sue qualità distintive includevano riflessi eccellenti, una reattività straordinaria e una visione del gioco che lo rendevano una presenza fondamentale in campo.

Le qualità di un grande portiere

Franco Tancredi ha saputo costruire la sua carriera sul talento piuttosto che sulla stazza. Le sue doti fisiche includevano l’agilità e la prontezza di riflessi, che spesso lo portavano a compiere interventi straordinari. La sua capacità di anticipare le azioni avversarie lo faceva apparire quasi sovrumano in numerose occasioni, permettendogli di fare la differenza nei momenti cruciali delle partite. Era l’esempio di come la tecnica e l’intelligenza calcistica potessero sopperire a una presunta mancanza di altezza.

Oltre alla parte fisica, Tancredi possedeva una personalità carismatica che lo distingueva. Sapeva come infondere sicurezza nella sua difesa e aveva il dono di mantenere la calma anche sotto pressione. Questi aspetti lo hanno reso un leader in campo, qualità essenziali per un portiere che deve ispirare fiducia nei propri compagni.

Il suo approccio allo sport rifletteva una passione innata per il calcio, affiancata da una preparazione costante, sia fisica che mentale. Tancredi non lasciava nulla al caso, trattando il suo ruolo con la massima serietà e intraprendenza, consapevole che ogni partita era un’opportunità per dimostrare il suo affetto al gioco.

L’evoluzione del ruolo di portiere

La figura del portiere ha subito notevoli trasformazioni nel corso delle decadi, con criteri sempre più complessi che includono abilità non solo difensive, ma anche di gioco con i piedi e capacità di lettura del gioco. Tancredi rappresenta una sorta di ponte tra il modello tradizionale e quello contemporaneo. Sebbene la sua statura non fosse quella che normalmente si cerca in un portiere, la sua carriera dimostra che tali requisiti fisici non sono sempre necessari per primeggiare.

L’attuale prospettiva sul ruolo del portiere include qualità come la capacità di giocare palla a terra, di partecipare attivamente alla costruzione del gioco e di essere una sorta di regista arretrato. Con l’annotazione del tempo che passa, i portieri di oggi devono essere polivalenti e pronti a interagire in ogni fase del gioco, sfidando le convenzioni stabilite negli anni passati quando la figura del portiere era limitata principalmente alla fase difensiva.

Tancredi ha aperto la strada a generazioni di portieri che hanno seguito il suo esempio, portando nuove idee su come si può definire il ‘buon portiere’. Con la sua eccezionale carriera e il suo straordinario talento, ha dimostrato che la passione e la dedizione possono superare ogni barriera, fisica o culturale, stabilendo un paradigma che continua a ispirare i giovani calciatori di oggi.