Grande passo di Apple: il chip S9 ora prodotto in Arizona per rafforzare la produzione negli USA

Apple sta intensificando le sue operazioni produttive negli Stati Uniti, un segno chiaro di come l’azienda voglia espandere la propria presenza locale. La produzione del chip S9, destinato all’Apple Watch, è ora avviata presso lo stabilimento Fab 21 di TSMC situato a Phoenix, Arizona. Questo sviluppo si inserisce in un contesto più ampio, dove Apple sta cercando di diversificare le sue fonti di produzione, riducendo così la dipendenza da fornitori esteri.

Dettagli sulla produzione del chip S9

In un report recente, il noto giornalista tech Tim Culpan ha comunicato che TSMC ha iniziato ufficialmente la produzione del chip S9 System-in-Package nella sua fabbrica in Arizona. Questo stabilimento era già noto per la produzione del chip A16 Bionic, utilizzato negli iPhone 15 e iPhone 15 Plus. Con il nuovo sviluppo, Apple non solo amplia la sua capacità di produzione, ma consolida anche le proprie risorse negli Stati Uniti, in un momento in cui i temi legati alla catena di fornitura sono di grande attualità.

Il chip S9 è integrato nell’Apple Watch Series 9, lanciato nel 2023, e offre prestazioni elevate grazie alle sue funzionalità di elaborazione che si ispirano al chip A16 Bionic. Entrambi i chip sono realizzati con la tecnologia a 4 nanometri di TSMC, denominata N4, che consente precisione e efficienza nella produzione. Questo processo ha permesso a TSMC di ottimizzare le proprie linee di produzione in Arizona, portando un’importante innovazione nella realizzazione di semiconduttori.

Va ricordato che, sebbene l’Apple Watch Series 9 non sia più in produzione, il chip S9 continua a essere una componente chiave del nuovo Apple Watch Ultra 2, introdotto simultaneamente sul mercato.

L’importanza dello stabilimento Fab 21

L’impianto Fab 21 di TSMC rappresenta un passo cruciale nella strategia di espansione di Apple. Situato infatti negli Stati Uniti, questo stabilimento è il primo di TSMC aperto al di fuori di Taiwan e segna un fondamentale cambiamento nel panorama della produzione di semiconduttori. Con l’inaugurazione di questa struttura, Apple può ora contare su una produzione più vicina al suo mercato principale, riducendo eventuali ritardi e complicazioni associate al trasporto internazionale.

A partire da settembre 2024, mentre il chip A16 Bionic continua a essere in produzione, la recente aggiunta della produzione del chip S9 dimostra un’accelerazione nelle operazioni di Fab 21. Tuttavia, la capacità produttiva rimane ancora nelle fasi preliminari. Attualmente, nella Fase 1A, è previsto un output mensile di circa 10.000 wafer. Questi wafer non sono utilizzati solo per i chip Apple, ma sono condivisi anche con altri clienti, come AMD, per ottimizzare la produzione.

Prospettive future e capacità aumentata

La proiezione per il futuro della struttura in Arizona è ambiziosa. Con il completamento della Fase 1B, la capacità di produzione dovrebbe raddoppiare, raggiungendo così un output mensile di 24.000 wafer. Questo sviluppo non solo aumenterà la produzione di chip S9 e A16 Bionic, ma offrirà anche l’opportunità di collaborare con altre aziende nel settore tecnologico, ampliando ulteriormente l’influenza di TSMC e di Apple nel mercato globale.

La crescente domanda di semiconduttori, insieme alla necessità di una produzione più locale, ha reso cruciale la scelta di Apple di investire in capacità produttiva negli Stati Uniti. Mantenere questa produzione all’interno del territorio americano non solo migliora l’efficienza operativa, ma contribuisce anche alla stabilità economica locale, creando nuovi posti di lavoro e sviluppando competenze tecniche nel settore manifatturiero.

Attraverso queste iniziative, Apple intende posizionarsi strategicamente per affrontare le sfide future, garantendo che i propri prodotti soddisfino gli standard elevati di qualità e innovazione che i consumatori si aspettano.