Guido Guerrieri, ex portiere della Lazio, racconta la sua carriera e i momenti salienti che segnarono la sua esperienza con i biancocelesti. Dal trionfo nella Supercoppa Primavera del 2014 alla nuova vita in Australia, Guerrieri condivide ricordi e aneddoti significativi legati alla sua carriera calcistica, sotto la guida di Simone Inzaghi. Questo articolo offre uno sguardo approfondito sui suoi successi in Italia e sul nuovo capitolo della sua vita all’estero.
I primi successi con la Lazio e la Supercoppa Primavera
Nel 2014, Guido Guerrieri viveva un momento di grande entusiasmo con la Lazio. La squadra giovanile, guidata da Simone Inzaghi, conquistò la Supercoppa Primavera contro il Chievo, grazie a un gol di Chris Ikonomidis. Guerrieri, tra i protagonisti di quella vittoria, ricorda l’emozione di giocare in uno stadio di Serie A come il Bentegodi. “Fu un’emozione incredibile. Era la mia prima volta in uno stadio di quel calibro e cercai di dare il massimo in porta, effettuando alcune parate decisive nel finale.”
L’anno successivo, Guerrieri assistette ai successi di Ikonomidis, che continuò a brillare in campo, segnando anche nella finale di Coppa Italia. Nel periodo in cui Guerrieri era tra i pali, la squadra giovanile della Lazio sfiorò addirittura il Triplete, un’impresa notevole che segna un alto punto della carriera giovanile di molti giocatori.
L’influenza di Simone Inzaghi e la gestione del gruppo
Guerrieri parla con ammirazione di Simone Inzaghi e del suo approccio nel gestire la squadra. “Inzaghi ha una capacità unica di farti sentire il più forte e sicuro in campo. Ogni volta che parlava, sia all’intervallo sia prima delle partite, sapevamo di poter vincere grazie a lui. La sua trasparenza nel comunicare, sia nei momenti positivi che in quelli negativi, ha creato un ambiente di fiducia.” Questo aspetto ha permesso anche ai portieri di avere un ruolo cruciale nel gioco della squadra, in particolare con la richiesta di mantenere una linea alta in campo.
- “Ci chiedeva di giocare come liberi aggiunti, lasciando il nostro settore a disposizione, ma eravamo sempre motivati a seguire le sue indicazioni,”* racconta Guerrieri. “Era chiaro che se avessimo subito un gol dalla distanza, la responsabilità era sua, e questo ci rendeva più sicuri.”
L’importanza del debutto in Serie A
Il debutto di Guerrieri in Serie A è rimasto impresso nella sua memoria. “Era il 2019, e giocai contro il Bologna. Inzaghi me lo comunicò pochi giorni prima, e la notte prima della partita non riuscii a chiudere occhio per l’emozione.” Il momento culminante per Guerrieri rappresentava un sogno che si realizzava dopo anni di impegno e sacrificio. “La Lazio mi ha accolto quando avevo solo sei anni, e a 25 ho esordito in Serie A. Quell’esperienza è un ricordo che porterò sempre nel cuore.”
La nuova vita in Australia e il ristorante di famiglia
Dopo un periodo come terzo portiere nella Lazio, Guerrieri ha preso una decisione che ha segnato un cambiamento di vita: trasferirsi in Australia. “A 28 anni ho deciso di attraversare l’Oceano. Qui ho riabbracciato mio fratello e ho aperto un ristorante di famiglia a Melbourne, dove serviamo cibo romano.” Questa nuova avventura permette a Guerrieri di mantenere viva la passione per la cucina e la cultura italiana, mentre si prepara a riaffacciarsi in campo con una squadra locale.
- “Ho già in mente di tornare a giocare, e spero di trovare la squadra giusta per me,”* racconta nel corso dell’intervista. Malgrado il cambio di continente, i colori biancocelesti della Lazio continuano a far parte della sua vita.