Horizon Zero Dawn ha segnato una tappa fondamentale per Guerrilla Games, diventando un punto di riferimento per i giochi d’azione e avventura.
Questo affascinante titolo, che ha conquistato milioni di giocatori su PlayStation e, in seguito, su PC, introduce il mondo di Aloy, una giovane guerriera in un contesto post-apocalittico unico nel suo genere. Con l’arrivo della Horizon Zero Dawn Remastered, realizzata da Nixxes e Guerrilla, l’aspettativa per un restyling grafico ha sollevato interrogativi e scetticismo. Ma come si è davvero presentato il gioco dopo questa ristrutturazione? Scopriamo insieme quali sono gli sviluppi e le innovazioni, esaminando quanto bene il gioco di oltre sei anni fa affronti il passare del tempo.
Horizon Zero Dawn ci immerge in un mondo post-post-apocalittico, dove la società è frammentata in tribù diverse, ognuna con le proprie tradizioni e credenze. In questo scenario, l’umanità vive una sorta di amnesia culturale, incapace di ricordare il suo glorioso passato tecnologico. Aloy, la protagonista, cresce in questo contesto, affrontando discriminazioni e solitudine. Cresciuta da Rost, un tutore che la educa con fermezza e amore, la giovane guerriera sogna di cambiare il suo destino. La sua determinazione la porterà a partecipare a un rito che le darà l’opportunità di farsi vedere dalle Matriarche e scoprire di più sul suo passato oscuro.
Il viaggio di Aloy è intessuto di elementi intriganti, con una trama che attrae i giocatori grazie a una lore dettagliata e affascinante, capace di tenere viva l’attenzione di chi ama il genere fantascientifico. Nonostante il richiamo a misteri e avventure, la storia presenta anche momenti di riflessione profonda. Le scoperte che Aloy fa, scoprendo dettagli sulla catastrofe che ha colpito il “mondo di metallo”, rivelano forze oscure pronte a destabilizzare l’attuale società. I personaggi che affiancano la giovane guerriera rivelano sfaccettature diverse, arricchendo la narrazione. Grazie al Focus, che le permette di accedere a registrazioni di un mondo scomparso, Aloy inizia a mettere in discussione le credenze delle tribù, facendo nascere interrogativi che coinvolgono anche il giocatore.
Il gameplay di Horizon Zero Dawn offre una miscela di meccaniche avvincenti, che permettono ai giocatori di sviluppare le abilità della protagonista in vari ambiti, dall’abilità furtiva al combattimento diretto. La varietà di nemici, in particolare le macchine, è gestita con grande cura; ognuna con comportamenti unici e strategie on the fly, passa da attacchi in mischia a manovre a distanza, costringendo i giocatori a studiare le tattiche da adottare. Gli scontri risultano sempre emozionanti, grazie alla possibilità di utilizzare un vasto arsenale, con archi, frecce e trappole. Tuttavia, le battaglie contro i nemici umani presentano qualche limite, con animazioni e reazioni ai colpi non al passo con i tempi.
Alcune meccaniche, come l’arrampicata di Aloy, si mostrano un po’ obsolete, risultando a volte troppo guidate e poco autonome. Questi elementi possono affievolire l’esperienza del giocatore, che si aspetta una movimentazione più fluida. Tra le missioni principali e il DLC “The Frozen Wilds”, l’avventura offre un’esperienza che assorbe per ore, permettendo di importare i salvataggi precedenti per una nuova run completa di aggiornamenti. Sebbene alcuni aspetti del gameplay di Zero Dawn siano invecchiati, il fascino della trama e delle combattive macchine continua a catturare l’attenzione.
Con l’arrivo della remastered, Horizon Zero Dawn si presenta sotto una nuova luce. Rilasciato nel 2017, il titolo già brillava per la sua qualità grafica ma, con l’aggiornamento, il lavoro svolto da Nixxes si fa notare sin dalle prime immagini. Il restyling del modello di Aloy, compresi i dettagli del viso e dei capelli, conferisce una maggiore autenticità e realismo. Le migliorie apportate ai dialoghi e alla gestione della telecamera hanno reso le interazioni più naturali, distogliendo l’attenzione da momenti di staticità che in passato potevano sembrare poco coinvolgenti.
Anche il colpo d’occhio è migliorato, grazie a un’illuminazione rinfrescata, che rende gli ambienti più vivi e suggestivi. Le città e le foreste appaiono più dettagliate, con una vegetazione che rievoca una bellezza naturale, catturando l’attenzione in ogni angolo del mondo. L’introduzione delle tecnologie viste nel sequel, Horizon Forbidden West, rende l’esperienza ancora più avvincente. Inoltre, il sistema LOD e la distanza di visualizzazione sono stati affinati, il che consente di ammirare la grandezza di ogni paesaggio.
Offrendo diverse modalità grafiche, la remastered di Zero Dawn consente ai giocatori di personalizzare quanto più possibile l’esperienza, garantendo fluidità nei combattimenti, soprattutto nelle scontri con le macchine. Le opzioni di accessibilità, unite al supporto delle funzionalità DualSense, arricchiscono ulteriormente il pacchetto, promettendo un’immersione totale nelle battaglie contro le bestie meccaniche e rendendo ogni attacco e movimento sempre più coinvolgenti. Gli effetti audio spaziali completano il quadro, immergendo i giocatori in un mondo sonoro ricco di dettagli, dando vita a ogni battaglia.
Horizon Zero Dawn Remastered si propone quindi come un’ottima rinnovazione di un titolo già straordinario, capace di rimanere luminoso anche attraverso il passare degli anni e l’avanzamento della tecnologia.