Il settimo giorno del Rally del Saudi Arabia ha riservato colpi di scena inaspettati, mentre la corsa si intensifica e la competizione si fa serrata. Le condizioni delle piste, unitamente a qualche errore di percorso, hanno stravolto le aspettative dei partecipanti e mescolato le carte per i piloti in lizza per la vittoria finale. Lungo il tragitto attorno a Al-Duwadimi, il ritmo è stato frenetico, con diversi concorrenti che hanno dovuto adattarsi a nuove sfide e opportunità.
Un percorso invaiabile e le difficoltà dei piloti
La speciale numero sette si è rivelata più complessa del previsto, non solo per le insidie fisiche del percorso, ma anche per l’assenza delle tracce lasciate dalle moto, che decisamente hanno influenzato le strategie di gara. I piloti che hanno preso il via per primi hanno dovuto affrontare un tracciato diverso rispetto a quello che conoscevano e, al km 158, un errore nel roadbook ha comportato la neutralizzazione di una sezione della speciale. Questo imprevisto ha creato confusione tra le auto che faticavano a orientarsi.
Mentre alcuni concorrenti si sono trovati in difficoltà, chi partiva da posizioni più arretrate ha potuto beneficiare di un vantaggio significativo. Moraes, partito 26esimo, ha capitalizzato al massimo la situazione e ha condiviso le sue sensazioni dopo la gara: “Siamo stati fortunati ad avere tutte le tracce a disposizione, essendo partiti così indietro. Non avevamo nulla da perdere, quindi abbiamo spinto tantissimo.” Questa consapevolezza ha permesso a Moraes di guadagnare terreno e ottenere un buon piazzamento, dimostrando che nella competizione tutto può cambiare nel giro di poco.
Doppio podio per Ford: un’occasione da sfruttare
Un altro tema che emerge dalla settima speciale è l’ottima performance dei piloti Ford, in particolare di Ekström e Guthrie. Entrambi sono riusciti ad assicurarsi posizioni di prestigio, chiudendo rispettivamente terzo e quinto nella classifica generale. La loro abilità nel gestire la gara e rispondere alle difficoltà del percorso ha ridotto il distacco dalla vetta, conferendogli maggiore sicurezza mentre si avvicina la finale della competizione.
Henk Lategan, purtroppo, è stato uno dei piloti maggiormente penalizzati dalla situazione, vedendosi raggiunto da Al-Rajhi. Tuttavia, la situazione nel team Ford rimane favorevole, con Ekström e Nasser Al-Attiyah pronti a capitalizzare su eventuali errori degli avversari. Il clima di competizione si fa sempre più intenso, e ogni piccolo errore può trasformarsi in una grande opportunità per quelli che sanno sfruttarla.
Le prospettive per il prosieguo del rally
La lotta per il podio si fa sempre più serrata e ogni pilota dovrà affrontare nuove sfide, sia dal punto di vista tecnico che strategico. Con i distacchi ridotti, l’attenzione è ora rivolta ai prossimi tratti del percorso, dove la navigazione potrebbe diventare decisiva. La preparazione mentale e fisica sarà all’ordine del giorno: le gare di rally non perdonano chi non è al massimo della forma.
Resta da vedere come i piloti si adatteranno a queste nuove e rivelatorie sfide nel resto del rally. La tensione è palpabile e nessuno può permettersi di abbassare la guardia. Ogni gara rappresenta una nuova opportunità, e l’arte della navigazione e dell’adattamento alle condizioni mutevoli sarà cruciale per determinare chi avrà la meglio nella corsa per la vittoria finale.