Il sogno di Hideo Kojima: videogiochi eterni che sfidano gli alieni

Hideo Kojima cosa ha inventato

Quando si parla di Hideo Kojima, non si può che restare affascinati dal suo immaginario fantastico.

Il creatore di capolavori come Metal Gear e Death Stranding non si limita a realizzare videogiochi; il suo sogno è ben più vasto. Immaginate di divertirvi con le sue opere artistiche, perfino negli spazi infiniti dell’universo! Le ultime dichiarazioni del famoso game designer giapponese rivelano le sue ambizioni uniche.

L’amore per lo spazio e la creatività

Intervistato da Anan News, Kojima ha parlato della sua passione per lo spazio e per le sfide che affronta nel creare videogiochi moderni. Ha sottolineato come il suo amore per la scienza e per l’universo influenzi profondamente il suo lavoro. E quando si tratta di videogiochi, le possibilità sono quasi illimitate. Secondo lui, il costo della creatività è elevato, ma le ricompense possono essere straordinarie e i risultati duraturi. Ecco perché ogni gioco richiede un’approccio creativo e unico.

Kojima ha anche messo in risalto che col passare del tempo le opere d’arte vengono rivalutate. Le opere artistiche spesso prendono significato diverso in contesti storici distinti, e Kojima è fermamente convinto che anche i suoi videogiochi, col tempo, saranno considerati come opere d’arte di valore. Potrete addirittura immaginare un alieno che, tra secoli, scoprirà il suo lavoro e lo apprezzerà. Questa visione sfida le convenzioni e pone interrogativi interessanti sul futuro della cultura videoludica.

l'eredità dei videogiochi
Hideo Kojima (angolodifarenz.it)

L’eredità dei videogiochi

Kojima ha espresso un desiderio fondamentale: lasciare un’eredità artistica che possa durare nel tempo. Ha affermato che se è capace di creare un videogioco di cui è veramente fiero, è probabile che in futuro possa suscitare meraviglia, persino tra le specie aliene. È un pensiero audace, ma che chiarisce perfettamente la sua visione profonda del medium videoludico. Ha paragonato i videogiochi ai dipinti, i quali vengono spesso rivalutati secoli dopo la loro creazione. Dunque, perché non pensare che anche i videogiochi possano seguire lo stesso percorso?

Creativamente, l’industria videoludica è in continua evoluzione e Kojima sembra pronto ad affrontare qualsiasi sfida. Con i suoi sforzi, le sue opere possono avere un impatto sulle generazioni future, tanto quanto le storie raccontate nel passato. La sua ambizione di essere un’icona culturale non è solo la fantasia di un sognatore, ma un obiettivo concreto. E, chissà, magari tra diversi secoli qualcuno in un’altra galassia starà apprezzando il frutto del suo ingegno.

Un’umoristica nota di speranza

Alla fine del suo intervento, Kojima ha trovato anche il modo di strappare un sorriso. Ha detto di aver avuto la fortuna di realizzare ciò che aveva sempre voluto: creare videogiochi. La sua speranza è di continuare a farlo, anche quando non sarà più in vita. Un pensiero divertente, nonché una prospettiva interessante sugli effetti duraturi dell’arte. Con questa battuta, ha dimostrato che anche nel mondo dei videogiochi c’è spazio per l’ironia, e che, nel fondo, si tratta di intrattenere, anche “i morti”. Un pensiero che fa riflettere su quanto l’arte e la creatività possano trascendere tempo e spazio.

Nello stesso contesto, Kojima ha recentemente svelato un’anticipazione riguardo al suo gioco Death Stranding 2, mostrando una foto di un nuovo menu che include funzionalità inedite. Questo dettaglio attira sicuramente l’attenzione degli appassionati e degli aspiranti giocatori, aumentando così l’attesa per il suo prossimo capolavoro.