Kristjan Asllani continua a trovarsi al centro dell’attenzione per le sue prestazioni con l’Inter. Il giovane centrocampista ha sostituito Hakan Calhanoglu infortunato durante una recente partita, ma la sua performance è stata ben lontana dall’aspettativa. Nonostante il suo potenziale e alcuni segnali positivi, i numeri non sembrano sorridergli. Questo articolo esplora i momenti chiave della sua carriera recente e analizza le sfide che deve affrontare per riscattarsi.
La partita contro il Milan ha messo in evidenza le difficoltà di Asllani al centro del campo. La sua entrata al 35′ minuto ha avuto un impatto scarso, e le statistiche parlano chiaro: in 15 presenze ha collezionato un solo gol e un assist. Contro i rossoneri, Asllani ha faticato a mantenere la lucidità necessaria nei momenti chiave. Ha lasciato sfuggire Rafael Leao in occasione del terzo gol del Milan e ha commesso un errore che ha portato alla punizione da cui è scaturito il gol di Theo Hernandez. Errori di questo tipo fanno insorgere dubbi sulla sua capacità di gestire la pressione nelle partite cruciali.
L’Inter ha bisogno di un regista che sappia orchestrare il gioco, e quando Calhanoglu è in campo, la squadra sembra più mobile e incisiva. Con Asllani, il gioco si trasforma in qualcosa di più conservativo, limitando le opzioni offensive e impedendo ai compagni di beneficiare di giocate sorprendenti. Le statistiche di passaggi completati e il numero di palloni toccati offrono uno spaccato della sua partita, ma la qualità delle giocate rimane fondamentale. La mancanza di verticalizzazioni e di passaggi filtranti ha creato una certa frustrazione, specialmente nell’ambito di incontri decisivi come quelli di Champions League.
Malgrado la delusione attuale, Asllani ha dimostrato di avere potenzialità in altre circostanze. La sua carriera all’Empoli è stata caratterizzata da momenti di grande rilievo, evidenziando la capacità di essere un giocatore decisivo. In particolare, l’assist per De Vrij a Verona e il primo gol in Coppa Italia contro l’Udinese rappresentano dei picchi positivi nel suo cammino.
È chiaro che ci siano due facce della medaglia: una che emerge nelle competizioni di club e l’altra che brilla con la nazionale. Con 29 partite e tre reti con l’Italia, Asllani ha mostrato un lato di sé più audace e proattivo. Qui gode di un ruolo all’interno di una squadra che lo supporta, e sembra trovare la sua comfort zone. Queste esperienze possono fungere da stimolo per la sua crescita personale e professionale all’Inter, ma è fondamentale che riesca a trasmettere le stesse qualità anche a livello di club.
Tornando dalla breve pausa e con la mente concentrata, Asllani dovrà affrontare una sfida significativa: riconquistare la fiducia di mister Inzaghi e dei tifosi interisti. Ogni partita rappresenta un’opportunità per dimostrare la sua evoluzione, e il suo futuro al club dipende dalla capacità di capitalizzare questi momenti. La competizione con Calhanoglu non sarà semplice, ma un atteggiamento proattivo e una maggiore autoconfidenza potrebbero giocare un ruolo cruciale nel suo riscatto.