Nella cornice avvincente della Dakar 2025, l’atmosfera è carica di adrenalina e aspettativa. Armand Monleon, il navigatore spagnolo di Lucas Moraes, fa parte del prestigioso team Toyota Gazoo Racing, che rappresenta Toyota Motor Europe. Oggi, Monleon apre le porte del suo “ufficio” all’interno del pick-up Hilux, un veicolo progettato per affrontare le sfide più estreme. La sua descrizione del contesto e delle difficoltà della gara offre uno spaccato unico su cosa significhi competere in una delle competizioni off-road più dure al mondo.
Le sfide del percorso
Armand Monleon non ha dubbi: la Dakar 2025 è tra le più impegnative della sua carriera. Con dieci edizioni alle spalle, sa bene che il percorso rappresenta un vero banco di prova. Dalla navigazione in terreni accidentati a tratti sabbiosi e rocce insidiose, ogni chilometro può riservare sorprese. Monleon spiega come la preparazione sia fondamentale, ma la capacità di adattarsi alle circostanze in continua evoluzione è ciò che può davvero fare la differenza. Il navigatore deve essere sempre vigile e pronto a reagire.
Piccole esitazioni possono trasformarsi in ritardi significativi, e per un equipaggio che punta a posizioni di vertice, ciò può risultare letale. “Ogni errore può costarci centinaia di metri, e questi metri possono rivelarsi vitali”, afferma Monleon con convinzione. È un promemoria chiaro della pressione in cui si trovano i concorrenti. La calda ambientazione desertica, le temperature estreme e le variazioni del terreno rendono ogni tappa una sfida a sé.
La strategia di navigazione
Nel cuore di questa avventura, la strategia di navigazione gioca un ruolo cruciale. Monleon, in qualità di navigatore, lavora a stretto contatto con il pilota. I due devono sincronizzarsi perfettamente per massimizzare le performance del veicolo. Monleon utilizza vari strumenti tecnologici e mappe cartacee per tracciare il percorso, una combinazione che richiede non solo competenza ma anche una comprensione profonda del territorio che si sta affrontando.
Ogni tappa presenta la sua quota di rischi, e la gestione delle comunicazioni tra il pilota e il navigatore è fondamentale. “Ci deve essere un livello di fiducia altissimo, specialmente quando le condizioni si complicano”, aggiunge Monleon. Ogni decisione deve essere presa in un battito di ciglia. Le tempistiche sono essenziali poiché anche il più piccolo ritardo nell’orientamento può portare a un significativo svantaggio competitivo.
L’importanza del team
Dietro ogni grande concorrente c’è un team altrettanto grande. La sinergia tra i membri del team di Toyota Gazoo Racing è palpabile e fondamentale. Monleon sottolinea l’importanza del lavoro di squadra, dall’assistenza tecnica prima e dopo le gare fino al supporto morale durante le estenuanti giornate di gara. “Siamo tutti essenziali l’uno per l’altro”, spiega.
Ogni membro del team, dai meccanici ai tecnici di supporto, contribuisce a garantire che il veicolo sia sempre in perfette condizioni. Le ore spese a preparare il Hilux per ogni tappa, il monitoraggio quotidiano delle condizioni del veicolo, tutto concorre a creare una macchina competitiva. Un grande sforzo collettivo che può ripagare, ma che richiede dedizione e passione.
La passione per la Dakar
La Dakar rappresenta più di una semplice competizione sportiva; per Monleon è un’esperienza che offre emozioni uniche e ricordi indelebili. La passione per il rally e per le sfide estreme è ciò che spinge i partecipanti a mettere in gioco tanto. Ogni partecipante, che sia un pilota o un navigatore, è animato dalla stessa voglia di mettersi alla prova.
Aver partecipato a dieci edizioni è un privilegio – afferma Monleon – nonostante le difficoltà e la fatica, la Dakar è una manifestazione che ti segna profondamente. Ogni gara è un capitolo di una storia più ampia che continua a vivere nella memoria di chi vi partecipa. La passione per l’avventura e la sete di sfida caratterizzano ogni aspetto di questa storica competizione, che continua a catturare i cuori degli appassionati.