Il racconto di Juary si snoda tra ricordi, aneddoti e incontri che hanno segnato la sua carriera nel mondo del calcio. Un protagonista che, partendo dal Brasile, ha saputo costruire un percorso affascinante, tra successi e sfide. La sua connessione con Pelé, le difficoltà vissute all’Avellino e l’odierna passione nell’insegnare ai più giovani rendono la sua storia particolarmente avvincente.
Gli inizi a Santos e l’influenza di Pelé
Nel cuore degli anni ’70, un giovane ragazzo si allenava al Santos, sognando di seguire le orme del leggendario Pelé. Juary, con gli occhi brillanti e l’ammirazione palpabile, si ritrovava ad assistere agli allenamenti del suo idolo, consapevole di trovarsi in presenza di una leggenda. Anche se Pelé era ormai alle porte dell’addio, pronto a trasferirsi ai Cosmos, il suo carisma e la sua maestria lasciavano un segno indelebile.
“Era a fine corsa, a breve sarebbe andato ai Cosmos, ma lo guardavo a bocca aperta. ‘Ti rendi conto? Questo è Pelé!’, mi ripetevo” racconta Juary, sottolineando quanto sia stata fondamentale l’influenza del campione per il suo percorso formativo e professionale. Nonostante la pressione e le aspettative, Juary riuscì a ritagliarsi il suo spazio nel club, grazie all’attenzione e alla guida del suo mentore. Pelé non si limitò a ispirarlo, ma lo guidò, trasmettendo preziosi insegnamenti che avrebbero accompagnato Juary nel corso della sua carriera.
Le sfide all’Avellino e la crescita personale
Dopo il periodo al Santos, la carriera di Juary lo portò in Italia, precisamente ad Avellino. L’impatto iniziale fu difficile, un vero e proprio shock culturale e sportivo. Juary ricordava il 23 novembre 1980 come una data chiave: “Dovevo andare a cena da Tacconi, poi l’inferno, scappai in pigiama.” Le difficoltà ambientali, le aspettative elevate e il passaggio da un calcio caloroso e familiare a un contesto totalmente nuovo, rappresentarono un momento di crisi.
Tuttavia, la resilience di Juary emerse in questo frangente, e la volontà di adattarsi ai cambiamenti divenne la chiave per la sua ripresa. L’Avellino, nonostante le sfide, rappresentò un’opportunità per riscoprire le sue radici calcistiche e maturare come calciatore, fortificando il suo carattere e preparandolo a risultati futuri.
Riflessioni su un percorso di vita e insegnamenti ai giovani
Oggi, dopo una carriera segnata da alti e bassi, Juary si dedica all’insegnamento e alla crescita delle nuove generazioni. La sua esperienza, ricca di aneddoti e insegnamenti, viene ora trasmessa ai ragazzi a cui impartisce non solo tecniche calcistiche, ma anche valori umani e sportivi. Juary guarda ai giovani calciatori con entusiasmo, cercando di trasmettere ciò che ha imparato dai momenti difficili e dalle figure ispiratrici che hanno popolarizzato il suo cammino.
L’assegnazione di competenze, il lavoro di squadra e il rispetto per il gioco sono alcuni dei pilastri fondamentali che Juary cerca di instillare nei giovani che incontra. Con l’esperienza alle spalle e la passione nel cuore, la sua missione è chiara: preparare i futuri talenti del calcio, affinché possano affrontare le proprie sfide con tenacia e dedizione.
La storia di Juary è un viaggio che parla di crescita, cambiamento e ispirazione, una testimonianza sempre viva dell’impatto che il calcio ha nella vita di chi lo vive appieno.