La Supercoppa Italiana di Calcio: Riad come nuovo scenario per eventi sportivi

Il calcio italiano si beneficia di opportunità inaspettate grazie alla Supercoppa Italiana, che si svolge per la seconda volta consecutiva a Riad, in Arabia Saudita. In un contesto dove il calcio si sta espandendo a livello globale, il confronto tra la Serie A e i mercati esteri diventa cruciale. Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, esplora le prospettive future di questa manifestazione e l’importanza di promuovere il calcio italiano in un contesto internazionale.

L’attuale edizione e le prospettive future

Nel giorno precedente alla finale di Supercoppa Italiana, Luigi De Siervo ha discusso dell’organizzazione della competizione e delle possibilità di espansione futura in Arabia Saudita. “Non abbiamo ancora avviato negoziati sul rinnovo del contratto”, ha dichiarato, sottolineando che ci sono in programma altre due edizioni nei prossimi quattro anni. L’interesse dimostrato dai partner sauditi, secondo De Siervo, è un segno del potenziale per sviluppare ulteriormente il rapporto bilaterale.

In merito al meccanismo della manifestazione, le squadre possono decidere annualmente se disputare una finale a quattro o una finale secca. Questo tipo di torneo, ha spiegato, è vantaggioso per creare legami tra il mondo del calcio e aziende italiane presenti a Riad. Non solo quello sportivo ha il suo peso, ma anche l’attrattiva commerciale e sociale di un evento che ha portato a una partecipazione significativa degli spettatori. Nella finale tra Juventus e Milan, infatti, il pubblico ha riempito lo stadio, mentre nella semifinale Inter-Atalanta erano stati già venduti oltre 16.000 biglietti. Tali numeri dimostrano l’interesse crescente per il calcio italiano in quella regione.

Dalla prima edizione a un settore in crescita

De Siervo ha poi ripercorso i primi passi della Lega Serie A in Arabia Saudita, cominciando dal gennaio 2019, quando si è disputata la prima finale. Questa scelta è risultata lungimirante, poiché l’Arabia Saudita sta mostrando segni di crescita e apertura anche nel settore del calcio. La presenza di una popolazione giovane e in espansione rappresenta un’opportunità unica per il calcio italiano. “Abbiamo individuato un mercato in crescita e ora possiamo raccogliere i frutti di quella scelta”. La Saudi Pro League è in corsa per diventare una delle principali leghe a livello mondiale e attrae investimenti significativi.

Il riconoscimento dell’importanza di questo mercato è evidente, poiché permette alla Serie A di allargare i suoi orizzonti e rafforzare la propria immagine all’estero. De Siervo ha messo in evidenza come, in passato, la lega fosse più chiusa, mentre ora si sta lavorando per creare collegamenti internazionali attraverso eventi come la Supercoppa. L’approccio della Lega si concentra sulla costruzione di rapporti duraturi, non solo per il presente ma anche per il futuro del calcio italiano.

Espansione della Serie A oltre i confini nazionali

De Siervo ha rivolto un pensiero a Saud Abdulhamid, il giovane calciatore saudita che ha fatto il suo ingresso nella Roma, sottolineando che figure come il difensore rappresentano il potenziale di una generazione di calciatori sauditi pronta a brillare anche all’estero. Ha quindi affrontato il tema della possibilità di giocare una partita di campionato in Arabia o altrove. Da cinque anni la Lega sta lavorando per questo obiettivo, ispirandosi a esperienze come quella della NFL e dell’NBA, che disputano partite di campionato in Europa.

Nonostante gli sforzi, i colloqui con FIFA, UEFA e FIGC hanno portato alla conclusione che organizzare partite di campionato all’estero rimane complesso, con la proposta che non prevede più di un evento all’estero e non include partite di spicco. Tuttavia, il futuro è incerto e De Siervo ha affermato che nuove opportunità potrebbero certamente emergere nei prossimi anni. La Lega continuerà a esplorare opzioni e a tenere aperti i canali di comunicazione con i partner sauditi, sempre nell’ottica di seguire lo sviluppo della Vision 2030 delineata dal governo saudita, che punterà a integrare eventi sportivi nella società.

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