Le amicizie nel corso degli anni: un fattore cruciale per il benessere dopo i 50

La salute fisica e mentale degli adulti over 50 può essere fortemente influenzata da un aspetto spesso sottovalutato: il numero e la qualità delle amicizie. Un recente studio condotto dall’Università del Michigan mette in luce come relazioni sociali significative possano migliorare la qualità della vita e favorire una salute migliore in questa fascia di età. L’indagine ha coinvolto un campione di oltre 3.400 adulti ed ha rivelato dati sorprendenti sull’impatto delle amicizie sul benessere.

L’importanza delle amicizie nella salute

Il legame tra amicizie e salute è evidente dai risultati dello studio, che ha osservato che il 90% delle persone di età compresa tra i 50 e i 94 anni ha almeno un amico stretto. Tre criteri di valutazione emergono: il numero di amici, il tipo di connessione e il loro impatto sulla salute. Tra coloro con una salute mentale dichiarata – non buona, il 20% non ha amici intimi, una percentuale che raddoppia rispetto alla media generale. Per quanto riguarda la salute fisica, il 18% di chi lamenta problemi di salute afferma di non avere amicizie strette.

Le differenze sono rilevanti anche tra generi e fasce d’età: le donne tendono ad avere un circolo di amicizie più ampio rispetto agli uomini. Inoltre, sorprendentemente, gli individui tra i 50 e i 64 anni si mostrano più isolati rispetto ai 65enni e oltre, contrariamente all’opinione comune che associa l’invecchiamento alla solitudine. Le evidenze suggeriscono dunque che solide relazioni sociali incoraggiano scelte di vita più sane e facilitano il supporto emotivo necessario per affrontare le sfide salute.

Amicizie e comportamenti salutari

Il ruolo degli amici si rivela vitale anche in termini di comportamenti salutari. Gli intervistati che vantano almeno un amico intimo indicano, nei momenti di difficoltà, di potersi affidare a loro per il supporto emotivo: il 79% degli anziani afferma che la presenza di amici è fondamentale nelle vicende sia positive che negative della vita. Il 70% sostiene di sentirsi a proprio agio nel discutere questioni di salute con i propri amici.

Le statistiche continuano a dipingere un quadro chiaro: il 50% degli anziani afferma di ricevere incoraggiamenti dai propri amici a rimanere attivi, mentre il 35% è stato spinto a consultare un medico per sintomi preoccupanti. Anche cambiamenti comportamentali significativi vengono influenzati dalle amicizie, con il 29% degli intervistati che riporta di aver ricevuto supporto nella riduzione di abitudini dannose. Inoltre, un terzo degli adulti sopra i 50 anni ha trovato conforto nell’avere amici al proprio fianco durante malattie e visite mediche.

Ostacoli alla creazione e mantenimento delle amicizie

Lo studio svela però un aspetto inquietante: la formazione e il mantenimento di relazioni amicali si complicano con l’avanzare dell’età. Tra gli adulti con salute mentale discreta o scarsa, il 65% ha segnalato che stringere nuove amicizie risulta più difficile ora rispetto al passato. Anche il 61% trova maggiori difficoltà nel mantenere amicizie già esistenti, un dato significativo rispetto al 34% della popolazione generale negli oltre 50 anni.

Tuttavia, nonostante queste difficoltà, la volontà di stringere nuove amicizie rimane alta: il 75% degli intervistati desidera attivamente ampliare il proprio cerchio sociale. Gli strumenti moderni favoriscono, in parte, il mantenimento dei rapporti: secondo i dati, il 78% ha avuto contatti diretti con amici intimi nell’ultimo mese, mentre il 73% ha utilizzato il telefono e il 71% i messaggi di testo per rimanere in contatto.

Amicizie tra generazioni diverse

Un altro aspetto interessante emerso dalla ricerca è la coesistenza di amicizie tra diverse fasce d’età. Tra coloro che hanno all’incirca un amico intimo, il 46% riferisce di avere almeno un amico di una generazione diversa. Di questi, il 52% intrattiene amicizie sia con persone più giovani che più anziane, mentre il 35% ha amici esclusivamente più giovani e il 13% solo più anziani.

Le conclusioni dello studio mettono in risalto la rilevanza delle relazioni sociali nel contesto della salute complessiva di un individuo. Secondo il ricercatore Jeffrey Kullgren, è fondamentale considerare la rete di supporto sociale durante le visite mediche, in particolare per quegli anziani che affrontano problemi di salute più gravi. Le relazioni amicali, quindi, si confermano una risorsa chiave nel percorso di vita, contribuendo sostanzialmente al benessere negli anni della maturità.

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Redazione