Le nuove funzionalità AI di Apple richiedono più spazio: aggiornamenti e requisiti del sistema operativo

Con l’introduzione di iOS 18.2 a dicembre 2024, Apple ha apportato significative modifiche ai requisiti di spazio necessario per sfruttare a pieno le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Questo aggiornamento non solo aumenta le capacità tecnologiche degli iPhone e iPad, ma lo fa ponendo un nuovo standard di storage. Le ragioni dietro questa necessità di spazio ampliato riflettono l’evoluzione e la complessità delle nuove tecnologie implementate.

Requisiti di spazio e hardware aggiornati

A partire da iOS 18.2, Apple ha aggiornato il requisito minimo di spazio di archiviazione a 7 GB, un incremento sostanziale rispetto ai 4 GB richiesti con iOS 18.1. Questo incremento è particolarmente evidente viste le nuove funzionalità disponibili, che richiedono dispositivi recenti per essere utilizzate. Sono inclusi i modelli iPhone 16, iPhone 15 Pro e Pro Max, oltre a iPad dotati di chip A17 Pro o M1 e Mac con M1 e successivi. Per l’esecuzione delle funzionalità AI, Apple consiglia di avere almeno 8 GB di RAM sui dispositivi mobili e 16 GB per i MacBook.

Questa modifica si inserisce in un contesto di costante innovazione tecnologica, dove la richiesta di risorse hardware aumenta esponenzialmente. Apple ha già raddoppiato la RAM base per il MacBook Air a fine ottobre, riflettendo chiaramente una tendenza in atto. Per gli utenti, questo significa non solo la necessità di avere i modelli più recenti ma anche di pianificare il proprio spazio di archiviazione tenendo conto di foto e video ad alta risoluzione che possono rapidamente occupare memoria sulla propria libreria.

La privacy nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Un aspetto rilevante presentato da Apple riguarda la sicurezza e la privacy degli utenti. Le funzionalità AI, sviluppate per garantire un elevato livello di riservatezza, tendono a elaborare i dati direttamente sul dispositivo piuttosto che affidarsi al cloud. Questa scelta strategica è alla base della necessità di scaricare i modelli di intelligenza artificiale generativa direttamente sui dispositivi, costringendo a un aumento della memoria richiesta.

La possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale senza compromettere la privacy è una delle promesse principali dell’azienda. La maggior parte delle funzioni, che spaziano da Genmoji a Visual Intelligence, possono ora essere eseguite localmente, ma per questo è fondamentale avere sufficiente spazio di archiviazione. Meno spazio significa maggiore difficoltà nell’eseguire compiti complessi, con impatti diretti sulla fluidità e sull’efficacia delle operazioni richieste.

Prospettive future con iOS 18.4

Guardando al futuro, iOS 18.3 non porterà nuove funzionalità AI, ma ci si aspetta che l’aggiornamento successivo, iOS 18.4, introduca significativi miglioramenti per Siri, il noto assistente vocale di Apple. Ulteriori cambiamenti nei requisiti di spazio di archiviazione di iOS 18.4 potrebbero addirittura stabilire una richiesta minima di 10 GB, prevista per aprile. È probabile che questa nuova versione consenta di utilizzare Apple Intelligence anche su dispositivi venduti in Italia, ampliando l’accesso alle innovazioni già disponibili in altri mercati.

Il tema dello storage diventa ancora più attuale considerando che la capacità base degli iPhone 16 è di 128 GB. Con l’aumento della qualità di foto e video, gli utenti potrebbero trovarsi nella situazione di dover gestire saggiamente il proprio spazio di archiviazione, decidendo se disattivare Apple Intelligence nelle impostazioni o fare un abbonamento a iCloud+. La sfida quindi non è solo tecnologica, ma anche gestionale, impattando il modo in cui i cittadini interagiscono ogni giorno con i propri dispositivi.