Mistero dietro le vendite improvvise del gioco dedicate a Spiderman 2: ecco cosa rischia Sony, i dettagli della vicenda
La data da segnare sul calendario è il 30 gennaio 2025 quando il titolo sarà disponibile su Steam ed Epic Games Store. Mentre la compagnia giapponese espande i propri orizzonti, ci sono preoccupazioni riguardo al mercato cinese che meritano attenzione. Un’analisi approfondita suggerisce che, senza un adeguato adattamento alle esigenze locali, le vendite potrebbero subire un calo significativo.
Sebbene Sony stia avviando una strategia che punta dritto ai giocatori PC, il mercato cinese rappresenta una frontiera spesso trascurata. Daniel Ahmad, un analista di Niko Partners, ha ribadito attraverso il suo profilo X.com che questo segmento è di fondamentale importanza. In effetti, a oggi, molte grandi case editrici, compresa Sony, faticano a entrare in questo promettente mercato. Marvel’s Spider-Man 2, come le sue controparti, sarà privo del doppiaggio cinese. Questa scelta, contestata da moltissimi videogiocatori locali, potrebbe avere conseguenze nefaste per le vendite.
Ahmad cita l’esempio di God of War Ragnarok, uscito su PC nel settembre 2024, per illustrare il problema. Nonostante abbia raccolto apprezzamenti altrove, le recensioni cinesi devono essere necessariamente considerate: il 65% di esse si presenta come negativo. La principale lamentela riguarda proprio l’assenza del doppiaggio cinese, accompagnata da altre frustrazioni legate ai prezzi non adeguati e all’obbligo di avere un account PSN per un gioco single player.
La questione del doppiaggio non è l’unico punto critico sollevato dai videogiocatori cinesi. Ahmad sottolinea che la domanda di contenuti in lingua locale non può più essere ignorata, specialmente considerando il potere che questi gamer esercitano nelle recensioni. La comunità di Steam, difficile da accedere per loro, ha portato i giocatori a utilizzare la sezione delle recensioni come un forum alternativo, rendendo chiaro il loro disagio. Questi giocatori sono diventati sempre più esigenti, figuriamoci quanto possa essere frustrante non vedere soddisfatte le loro richieste.
Le aspettative sono alte. I giocatori cinesi aspirano a esperienze più personalizzate, iniziando dal doppiaggio nella loro lingua. L’accoglienza nei confronti dei giochi orientali, ma anche occidentali, è sempre più influenzata dalla loro lingua. E sebbene sia possibile registrare un account PSN, le aspettative di un’esperienza fluida, come il login tramite WeChat, non possono restare ignorate. Così, le aziende come Sony hanno una strada da percorrere.
Per Sony, adattare la propria strategia al mercato cinese non è solo una questione di vendite. Ahmad fa notare come la concorrenza con altre piattaforme, come il leggendario Xbox Game Pass, richieda una maggiore consapevolezza nei confronti delle preferenze locali. La personalizzazione è chiave. I videogiocatori cinesi desiderano vedere una maggiore attenzione nei dettagli, come i doppiaggi, e una politica di prezzi più equa che rispecchi la realtà economica del loro paese.
Il nemico qui sarebbe l’inerzia. Ignorare e trascurare il mercato cinese potrebbe risultare in perdite significative per Sony, impedendole di crescere in un paese dove i videogiochi spopolano. La necessità di un’interazione orientata e amichevole nei confronti dei giocatori locali è evidente. La capacità di ascoltare e rispondere alle loro domande e preoccupazioni potrebbe diventare un fattore decisivo per il successo futuro di Sony nel vasto e diversificato panorama videoludico.