Meta elimina i profili di bot AI su Facebook e Instagram dopo il malcontento degli utenti

Molti utenti di Facebook e Instagram hanno recentemente manifestato il loro disappunto riguardo ai profili di bot AI creati da Meta. Questi profili, che non rappresentano le novità annunciate dalla compagnia, hanno suscitato polemiche e critiche a causa della qualità dei contenuti. La questione è emersa all’indomani di un evento in cui Meta aveva presentato nuove funzionalità, lasciando molti utenti confusi riguardo alla reale evoluzione delle interazioni su queste piattaforme social.

La controversia attorno ai bot AI

All’evento Connect 2023, Meta ha svelato l’esistenza di 28 profili AI, ognuno con personalità uniche, alcuni riprendendo famosi personaggi pubblici come Tom Brady e Paris Hilton. Tuttavia, diversi di questi profili erano stati già rimossi nel corso dell’estate a causa della scarsa partecipazione degli utenti. I rimanenti profili, gestiti manualmente e attivi fino a cui contenuti risalivano ad aprile 2024, hanno generato preoccupazioni poiché molti di essi erano considerati poco rilevanti o addirittura offensivi.

Le critiche hanno preso piede quando Connor Hayes, un dirigente di Meta, ha dichiarato al Financial Times che era previsto l’arrivo di nuovi bot AI dotati di biografie e immagini del profilo, in grado di generare e condividere contenuti in modo autonomo. Tuttavia, molti utenti hanno frainteso queste informazioni, credendo che i profili già esistenti rappresentassero i nuovi bot promessi da Meta. La scoperta di questi profili ha dato vita a disapprovazione generalizzata, evidenziando quanto fosse bassa la qualità dei contenuti rimasti.

La posizione ufficiale di Meta

In risposta alle lamentele degli utenti, una portavoce di Meta ha chiarito che l’articolo pubblicato dal Financial Times era stato frainteso. Ha confermato che i profili attualmente visibili erano stati avviati come esperimento a settembre 2023 e gestiti da operatori umani, piuttosto che come bot autonomi. A causa di un problema tecnico che impediva il blocco di questi profili, l’azienda ha scelto di rimuoverli tutti per migliorare l’esperienza degli utenti su Facebook e Instagram.

La decisione di eliminare questi profili è stata motivata dall’evidente insoddisfazione manifestata dagli utenti. La chiara reazione negativa nei confronti di questi bot AI ha messo in luce un’attitudine molto critica nei confronti di iniziative simili, descritte da molti come un vero e proprio spam. Durante i futuri sviluppi, Meta ha il compito di riconsiderare l’approccio verso i bot AI e la loro interazione con gli utenti delle sue piattaforme.

Le implicazioni per la strategia di Meta

Questo episodio mette in discussione il futuro delle iniziative di Meta nel campo dei bot AI e delle interazioni automatizzate nelle piattaforme social. La reazione dei consumatori suggerisce una forte avversione verso contenuti generati automaticamente che non soddisfano le aspettative in termini di qualità. Con l’aumento della concorrenza nell’ambito dei social media, Meta potrebbe dover riconsiderare le sue strategie comunicative e quanto questi bot possano realmente apportare valore alle sue community.

Il malcontento manifestato dagli utenti serve come campanello d’allarme per l’azienda, che è chiamata a riflessioni più profonde sul modo in cui gestisce l’intelligenza artificiale nelle sue piattaforme. In un settore sempre più influenzato dalla qualità dei contenuti e dall’autenticità, sarà cruciale per Meta allineare le aspettative degli utenti con le proprie innovazioni tecnologiche.