Milano domina la partita contro il Maccabi, trascinata da Mirotic e una difesa impenetrabile

Milano si presenta sul campo con una grande energia e una strategia ben definita nella sfida contro il Maccabi Tel Aviv, in trasferta a Belgrado per la Eurolega. Con una prestazione convincente, la squadra di Messina ha mostrato le proprie potenzialità, facendo leva su una transizione rapida e una solida organizzazione difensiva che ha permesso di conquistare il controllo della partita nel secondo tempo. Gli uomini chiave come Mirotic si sono distinti, rendendo la vittoria un importante passo nel percorso della competizione.

Strategia di gioco e transizioni veloci

L’avvio di partita per Milano si contraddistingue per l’efficacia nelle transizioni. I giocatori, sotto la guida di Ettore Messina, si attivano subito, recuperando rimbalzi in difesa che permettono loro di ottenere possessi offensivi incisivi. Nel primo quarto, la squadra milanese si presenta con un documento chiaro: 8 canestri su 15 tentativi, segno di un’attenta esposizione alla propria organizzazione di gioco. Tuttavia, il fattore che emerge è la fragilità nella chiusura dell’area, che permette al Maccabi di catturare sei rimbalzi in attacco nel primo periodo, costruendo le proprie azioni offensive.

Nonostante ciò, l’EA7 riesce a mantenere il controllo del match, limitando al minimo i punti concessi. La squadra di Kattash fatica oggettivamente in fase di comunicazione nella propria transizione difensiva, un aspetto fondamentale che Milano sfrutta efficacemente. Con questo atteggiamento offensivo ben calibrato e un’attenzione difensiva maggiore, l’Olimpia riesce a terminare il primo tempo in vantaggio, con un punteggio di 45-37 che riflette la loro superiorità in campo.

Mirotic e il supporto dai big dell’attacco

Nikola Mirotic si dimostra un elemento chiave per la squadra milanese, confermandosi come l’uomo più pericoloso. Nel primo tempo, colleziona 13 punti, evidenziando la sua abilità nel gioco attivo, sia nel tiro da due che ai tiri liberi. La sua presenza in campo si traduce in un importante fattore di pressione per la difesa avversaria, che fatica a contenerlo.

A fianco di Mirotic, spiccano i nomi di Randolph, Williams e Jokubaitis, che si distribuiscono i punti in maniera equilibrata: 12, 8 e 8 rispettivamente. Questo approccio ben distribuito in attacco non solo favorisce il punteggio ma crea un gioco di squadra coeso, capace di adattarsi rapidamente alle situazioni che si presentano. In una partita dove il tiro da tre non rende come previsto, con Milano che chiude con un 2 su 11 e Maccabi a 0 su 14, è chiaro che la forza sta nel gioco interno e nella capacità di attaccare il canestro con presenza e determinazione.

Una difesa solida e un secondo tempo straordinario

Nel secondo tempo, Milano mette in campo una difesa che si dimostra impenetrabile. I ragazzi di Messina stringono le maglie difensive, limitando le opportunità al Maccabi di realizzare punti facili. In questo frangente, il rimbalzo diventa il battleground che determina il progresso nella partita, e Milano si presenta con un dato impressionante: solo un rimbalzo offensivo concesso agli israeliani nel secondo quarto. Questo relativo dominio da parte di Milano, unito alla scrupolosa attenzione difensiva, crea un contesto in cui gli avversari faticano a trovare il ritmo.

Con il punteggio che continua a pendere a favore dell’Olimpia, i milanesi approfittano delle amnesie difensive del Maccabi per allargare il divario. La forza nel fare squadra e la consapevolezza delle dinamiche di gioco consolidano una prestazione che, alla fine, si traduce nell’ennesima vittoria in un cammino europeo già costellato di successi.

Milano si conferma una squadra da tenere d’occhio e, con una solidità sia in attacco che in difesa, si prepara ad affrontare nuove sfide in questo entusiasmante torneo.

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Redazione