La conferenza stampa di presentazione del 108° Giro d’Italia si è svolta in una delle location più iconiche della capitale, la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Questo evento in programma dal 9 maggio al 1° giugno 2025, segna un’importante novità: per la prima volta, il Giro sarà preceduto dalla corsa riservata alle donne. Un momento che sottolinea l’evoluzione della manifestazione, sempre più vista come un volano per promuovere non solo il ciclismo, ma anche il turismo e la cultura italiana nel mondo. Gli interventi del presidente di Rcs MediaGroup, Urbano Cairo, del primo ministro albanese Edi Rama e del ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, annunciano un Giro che celebra l’unità e l’inclusione.
Un simbolo di unione: l’Albania come luogo di partenza
Una delle novità più significative di quest’edizione è la partenza dall’Albania. Edi Rama, primo ministro albanese, ha evidenziato la forte connessione tra il suo Paese e il Giro d’Italia, sottolineando come la corsa abbia rappresentato, storicamente, un legame con l’Italia. “Quando eravamo isolati, la radio italiana era il nostro unico contatto,” ha dichiarato, evocando un’immagine potente di un’epoca passata. La scelta di Durazzo come città di partenza non è casuale ma rappresenta un simbolo di apertura e di nuovo inizio. Il premier ha descritto questo evento come “una favola”, per il significato profondo che porta con sé, dimostrando che lo sport può essere un forte messaggero per l’unità e per la consapevolezza culturale tra due nazioni.
Promozione per l’Italia e l’Albania
Urbano Cairo ha parlato del valore inestimabile che il Giro d’Italia rappresenta per l’Italia, ma anche per l’Albania. Con la corsa che raggiunge una visibilità di oltre 700 milioni di spettatori nei 200 paesi collegati, la promozione turistica diventa una realtà concreta. “Il Giro d’Italia è uno degli eventi sportivi più seguiti a livello globale e funge da eccellente volano per l’immagine del nostro Paese,” ha affermato Cairo. La presenza della corsa in Albania permetterà di far scoprire le bellezze naturali e culturali di un Paese in crescita, rinforzando il legame tra sport e turismo. Inoltre, il comitato organizzatore è entusiasta di vedere una passione che accomuna le persone, non solo lungo i percorsi del Giro, ma anche nei cuori di chi ama lo sport.
Il ruolo della diplomazia sportiva
Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, ha spiegato l’importanza della diplomazia sportiva, enfatizzando il ruolo del Giro come ambasciatore delle meraviglie italiane. “Questo evento non è solamente una competizione, ma un’opportunità per promuovere le bellezze meno conosciute del nostro Paese,” ha detto Tajani, sottolineando come lo sport possa trasmettere messaggi di speranza e unità. Inoltre, l’integrazione dell’Albania nell’Unione Europea è un tema chiave per il ministro, che ha visto nel Giro un mezzo per sostenere i Balcani occidentali. “Dobbiamo investire nella qualità del nostro comparto sportivo e puntare sul suo potenziale di export,” ha aggiunto, ma la vera forza del Giro sta nella sua capacità di superare i confini e unire le nazioni.
Il traguardo finale a Roma
La conclusione del Giro d’Italia si svolgerà a Roma, il 1° giugno, per il terzo anno consecutivo. Il sindaco Roberto Gualtieri ha espresso il suo entusiasmo per questo evento. “Le prime due edizioni a Roma hanno riscosso un successo straordinario e, in questo anno giubilare, presenteremo spazi nuovi e significati profondi,” ha detto il sindaco. La scelta di Durazzo come punto di partenza e Roma come arrivo sottolinea un legame storico che affonda le radici nelle antiche rotte commerciali del Mediterraneo. Gualtieri ha evidenziato anche il simbolismo di trasmettere messaggi di pace e speranza, rendendo il Giro un momento non solo di competizione ma anche di celebrazione culturale. Questo evento incarna la storia unita di due Paesi, rendendo il Giro d’Italia un’esperienza memorabile per tutti.