La celebrazione del grande sport è tornata a Madonna di Campiglio, dove il tanto atteso slalom notturno ha offerto uno spettacolo emozionante di adrenalina e talento. Sulla pista Canalone Miramonti, diversi atleti di fama mondiale hanno affrontato condizioni impegnative, con il fondo durissimo che ha messo in difficoltà anche i favoriti di sempre. Alla fine della prima manche, il giovane talento Atle McGrath ha conquistato il comando, dimostrando una grande padronanza sulla neve, mentre alcuni nomi altisonanti sono stati costretti ad abbandonare la competizione prematuramente.
La performance di Atle McGrath
Nel cuore delle Dolomiti, Atle McGrath ha brillato come una vera stella, terminando la prima manche davanti a Meillard e Kolega. Con un vantaggio di sei decimi, il giovane sciatore norvegese ha dimostrato di avere le capacità per competere ai massimi livelli. I suoi movimenti eleganti sulle pendenze del Canalone Miramonti hanno mostrato una straordinaria preparazione fisica e mentale. McGrath ha affrontato senza timori la pista, non lasciandosi intimidire dalle lastre di ghiaccio che caratterizzavano la parte finale del tracciato.
Le temperature rigide di questa serata di gara, unite a un’organizzazione impeccabile che ha previsto l’intervento di Giuliano Razzoli come apripista, hanno creato condizioni favorevoli per una prestazione da top performer. La neve fresca caduta nei giorni precedenti ha contribuito a creare un grip ottimale all’inizio, mentre le sfide sono aumentate nella parte finale, dove il ghiaccio e i cambi di pendenza hanno reso il percorso ostico anche per gli esperti.
Out i big: fatiche per i favoriti
Il tracciato di Madonna di Campiglio si è rivelato implacabile per alcuni dei nomi più blasonati della competizione. Martin Noel e Haugan, che partivano con i pettorali 4 e 5, sono finiti entrambi fuori dai giochi. Anche lo svedese Jakobsen, partito in modo cauto con il pettorale 14, non ha potuto continuare la sua corsa, cadendo a metà dello slalom.
Henrik Kristoffersen, pur non uscendo, ha vissuto un momento di grande tensione. Partito con il desiderio di brillare, si è trovato con un ritardo di 1”09 dalla vetta. L’atleta norvegese ha ‘volato’ durante gran parte della manche, ma un errore sul muro finale ha compromesso i suoi piani, costringendolo a rallentare e a gestire la gara con attenzione. Nonostante ciò, è riuscito a ridurre il distacco, ma neanche questo è bastato per rimanere nei piani alti della classifica. La giornata si è rivelata difficile anche per Ryding e Rochat, con ritardi rispettivamente di quasi 2 e 3 secondi dal leader.
Gli azzurri in cerca di riscatto
Per gli italiani, la serata non è stata esaltante. Alex Vinatzer ha mostrato brillanti promesse all’inizio, ma ha affrontato complicazioni sul cambiamento di neve, che lo hanno portato all’inforcata finale a poche porte dall’arrivo. “Ho faticato un po’ sul cambio di neve, peccato perché stavo sciando bene,” ha dichiarato ai microfoni Rai. Nonostante la delusione, Vinatzer guarda già al prossimo appuntamento di Adelboden, dove sarà impegnato in slalom e gigante, in un programma invertito a causa delle previsioni meteo.
Anche Kastlunger ha trovato difficoltà con un distacco di 2”65 dal leader, mentre Stefano Gross ha centrato la qualificazione per la seconda manche con un ritardo di 2”3, mantenendo vive le speranze per un piazzamento decoroso. Altri azzurri in gara sono stati Saccardi, Maurberger e Barbera, che hanno cercato di dare il loro meglio ma senza riscontri significativi. La competizione lascia il segno, in attesa di nuove prove e delle sfide future, con gli atleti pronti a rimettersi in gioco.