Svelato il percorso del Giro d’Italia 2025: partenza dall’Albania e arrivo a Roma per la terza volta consecutiva

La magia del Giro d’Italia continua a fare il suo corso e il 2025 si preannuncia come un’edizione da ricordare. Presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il percorso della 108ᵃ edizione della corsa rosa si snoderà dal 9 maggio al 1° giugno, per una distanza totale di 3413 chilometri suddivisi in 21 tappe. Un’avventura ancora più impegnativa per i ciclisti, che affronteranno un dislivello totale di ben 52.500 metri, facendo di questo Giro uno dei più impegnativi degli ultimi anni. Il traguardo finale sarà la capitale, Roma, per la terza volta consecutiva, un evento storico per la città e per il Giro.

La cerimonia di presentazione del Giro

Il giorno della rivelazione del percorso, coincidente con il compleanno di due campioni come Marco Pantani ed Egan Bernal, ha visto la presenza di figure importanti nel mondo del ciclismo e della politica. Tra gli ospiti, Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, oltre ai membri del governo italiano Antonio Tajani e Francesco Lollobrigida, e il primo ministro albanese Edi Rama. Le leggende del ciclismo Alberto Contador e Vincenzo Nibali hanno descritto le sfide che attendono i corridori nel tracciato, accolto con entusiasmo da un pubblico appassionato. Il Giro d’Italia, un evento non solo sportivo ma anche culturale, rappresenta un’opportunità per scoprire le bellezze dell’Italia, grazie a un percorso che attraversa 15 regioni su 20.

La partenza dall’Albania, che segna la quindicesima volta in cui il Giro inizia da un paese estero, aggiunge un tocco internazionale alla manifestazione, che ha visto nel tempo aperture straordinarie come quelle a San Marino, Belgio e persino Gerusalemme. I corridori si preparano ad affrontare strade nuove e avvincenti, con alle spalle un forte legame tra sport e territori attraversati.

Le caratteristiche del percorso

Il percorso del 2025 si annuncia fin da subito impegnativo. Le prime tre tappe in Albania includono due frazioni di alta difficoltà e la prima cronometro, di 13,7 chilometri, che farà da battesimo per i concorrenti. I continui cambiamenti di pendenza delle tappe rendono gli arrivi in salita un punto cruciale della competizione. A colpire saranno i tre arrivi in salita: Tagliacozzo, San Valentino-Brentonico e Sestriere, mentre all’interno di questa sfida si troveranno anche tre tappe in alta montagna da affrontare con determinazione. Importanti saranno anche le frazioni di Castelnovo ne’ Monti, Asiago e Bormio, dove gli scalatori potranno mettere a frutto le proprie doti su terreni impervi.

Un elemento chiave di questa edizione sarà l’impatto dello sterrato, con 38 chilometri suddivisi tra due tappe, pronto a mettere alla prova non solo la resistenza fisica ma anche la strategia dei team. Questa edizione cerca di richiamare l’attenzione sugli eventi storici del Giro, come il trionfo di Chris Froome nel 2018 sul Colle delle Finestre, ed è occasione di sfide senza precedenti per i ciclisti.

La prima settimana di gara

Si parte forte sin dall’inizio, con la prima tappa che porterà i corridori da Durazzo a Tirana. La giornata si presenta impegnativa con un dislivello di 1800 metri, caratterizzata da due salite con pendenze elevate. Il giorno successivo, i ciclisti affronteranno una cronometro veloce che garantirà la possibilità di guadagnare preziosi secondi fin da subito. La tappa successiva condurrà i concorrenti a Valona, dove si scalerà sopra i 1000 metri, affrontando un percorso che parte dal mare. Dopo un meritato giorno di riposo, il Giro riprenderà in Puglia, al fine di condurre i ciclisti attraverso ulteriori tappe veloci e adatte ai velocisti, prima di ritornare a montagna con il primo arrivo a Tagliacozzo.

Le tappe in Puglia e Campania offriranno l’opportunità per i corridori di farsi notare, in vista di un contesto sempre più competitivo in cui si decidono sorti e strategie di corsa. Tra velocità e resistenza, l’obiettivo sarà accumulare punti importanti per la classifica generale.

La seconda settimana: intensità in aumento

Dopo la pausa in Toscana, i corridori si preparano ad affrontare la seconda cronometro da Lucca a Pisa, un percorso che chiamerà a raccolta ricordi di edizioni passate, offrendo spunti per strategie differenziali in classifica. La salita di San Pellegrino in Alpe, che torna dopo 25 anni di assenza, promette emozioni forti, seguita da tappe che potrebbero sorprenderci, caratterizzate da terreni movimentati e scoscesi.

Le tappe in Vicenza e Nova Gorica non saranno da sottovalutare, mai come ora in un contesto di classifica serrato fino alla fine. La settimana culminerà ad Asiago, con una tappa simbolo che metterà in risalto la fatica dei ciclisti e le loro capacità di resistere a condizioni sempre più dure.

La terza settimana: il gran finale

La settimana finale del Giro d’Italia partirà da Piazzola sul Brenta e si presenterà ricca di sfide. L’attesa per le montagne trentine sarà palpabile, considerando le cinque salite in sequenza, che porteranno i ciclisti a lottare senza sosta verso un traguardo in salita. La tappa verso Bormio offrirà l’occasione di misurarsi contro il Mortirolo, un classico della corsa, mentre un’ultima volata a Cesano Maderno darà fiato ai corridori prima di entrare nel vivo della lotta in Val d’Aosta e Piemonte.

Il confronto finale si svolgerà nel circuito di Roma, dove i ciclisti sfideranno non solo gli avversari ma anche la storicità della città. Ogni tappa e ciascun chilometro da percorrere avranno il potere di determinare il campione di questa storica edizione del Giro, mentre i tifosi di tutto il mondo si preparano a vivere un evento che è simbolo di passione e tradizione.

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Redazione