TikTok si trova al centro di un nuovo caso giudiziario che mette in luce questioni critiche riguardanti la sicurezza dei minori e l’utilizzo illecito della piattaforma. La denuncia presentata dal Procuratore Generale dello Utah solleva preoccupazioni sul potenziale sfruttamento di TikTok Live, suggerendo che i minori possano trasmettere contenuti sessuali a pagamento, nonché l’uso del servizio per attività di riciclaggio di denaro legato a crimini. L’articolo analizza le implicazioni legali e sociali di queste accuse.
La denuncia contro TikTok è stata presentata nel mese di giugno 2024, ma solo recentemente sono emersi ulteriori dettagli grazie a documenti precedentemente riservati. Secondo il testo della denuncia, TikTok Live si sarebbe trasformato in un ambiente dove i minori, nonostante il divieto d’ingresso ai minori di 18 anni, riescono a sfuggire ai controlli di verifiche dell’età. Alcuni utenti giovanissimi avrebbero trovato modi per apparire in diretta, mostrando contenuti inappropriati, per poi ricevere come ricompensa monetaria virtuale da adulti.
Questa forma di guadagno, sebbene apparentemente innocente con l’uso di “monete digitali”, solleva interrogativi su come questi fondi possano essere convertiti in valuta reale, creando l’opportunità per attività illecite. L’indagine di Forbes del 2022 aveva già rivelato l’esistenza di un utilizzo simile della piattaforma, descrivendo TikTok Live come uno “strip club virtuale” dove i minorenni partecipano per guadagni facili.
L’inchiesta interna di TikTok, nota come Project Meramec, ha confermato che il sistema di verifica dell’età non funziona in modo efficace e che molti minorenni riescono ad accedere e utilizzare la piattaforma senza restrizioni.
Un altro punto cruciale sollevato dalla denuncia è il potenziale uso di TikTok Live per il riciclaggio di denaro. L’indagine interna condotta con il nome Project Jupiter ha evidenziato come le monete digitali possano rappresentare un’opzione per i criminali per muovere fondi illeciti. Secondo la denuncia, l’algoritmo di TikTok favorirebbe i video che ricevono regali virtuali, alimentando ulteriormente questi comportamenti illeciti e inconsapevolmente incoraggiando i minori a partecipare.
Questo comportamento si traduce in profitti ingenti per l’azienda, che pare non aver attuato misure adeguate per limitare i contenuti dannosi sulla piattaforma. La crescita di TikTok e la sua capacità di attrarre utenti può essere vista come un’arma a doppio taglio, poiché, mentre aumentano i numeri, sorgono preoccupazioni per la sicurezza degli utenti più vulnerabili, ovvero i minori.
Di fronte a queste accuse, un portavoce di TikTok ha dichiarato che la denuncia ignora le misure finora implementate dalla piattaforma per garantire la sicurezza degli utenti. Si è sostenuto che la causa seleziona informazioni fuorvianti, presentando una narrativa distorta rispetto agli sforzi reali fatti dalla compagnia per affrontare le problematiche di sicurezza.
Tuttavia, le critiche a TikTok non sembrano attenuarsi. L’azienda ha subito diverse denunce per la violazione dei diritti dei minori e per effetti negativi sulla loro salute mentale. Sulla scia delle preoccupazioni emergenti, Apple ha chiesto di elevare l’età minima per l’uso dell’app a 17 anni. Anche la Commissione Europea ha avviato un’indagine per verificare le pratiche di TikTok nella tutela dei dati e della privacy di utenti più giovani.
I provvedimenti governativi e le pressioni da parte di enti pubblici continuano ad aumentare, e il futuro della piattaforma rischia di essere messo ulteriormente alla prova, con scadenze stringenti che impongono a ByteDance, la società proprietaria, di vendere TikTok a un’entità non cinese entro il 2025. La situazione rimane in evoluzione, mentre il dibattito sulla responsabilità delle piattaforme social nei confronti degli utenti più giovani è mais acceso che mai.