Tomb Raider: Il segreto svelato, l’autrice rivela perché la trilogia non affronta i disturbi di Lara

La trilogia reboot di Tomb Raider ha presentato una versione della protagonista più giovane e alle prime armi nel suo viaggio avventuroso.

Ci sono elementi della sua complessità che non hanno trovato spazio all’interno della trama, un fatto rivelato dalla sceneggiatrice Rhianna Pratchett, che ha fornito dettagli intriganti e retroscena sulla narrativa di questa serie.

I retroscena narrativi della trilogia

Rhianna Pratchett, lead writer dei primi due capitoli della trilogia, ha colto l’occasione per chiarire che alcuni temi presenti nella vita di Lara, come i disturbi da stress post-traumatico derivanti dalle traumatiche esperienze vissute su Yamatai, sono stati volutamente esclusi dalla narrazione. Questo perché Crystal Dynamics ha deciso di fare focus principalmente sulla relazione tra Lara e suo padre, aspetto che la scrittrice ha ammesso di non considerare così centrale. Pratchett ha espresso, infatti, una certa frustrazione riguardo alla scelta degli sviluppatori, che ha ridotto la portata e la complessità del personaggio.

Lei desiderava esplorare attraverso un approfondimento narrativo i conflitti interiori di Lara, facendo emergere esperienze di vita che avrebbero potuto dare al racconto un maggiore spessore. Nei piani di Pratchett, l’intenzione era di includere ricordi e flashback che potessero connettere il presente di Lara con gli eventi traumatici vissuti in passato. Possibili scene avrebbero potuto includere Lara all’interno della metropolitana di Londra, o in una strada buia, dove la sua mente avrebbe fuso esperienze reali con i ricordi di Yamatai. Una visione che sarebbe potuta risultare profonda e impattante.

L’importanza del PTSD nella narrazione

La mancanza di approfondimento sui disturbi psichici della protagonista ha sollevato interrogativi tra i fan della serie. Sebbene la trilogia si concentri su avventura e azione, il ritrarre i traumi psicologici di Lara avrebbe potuto fornire una prospettiva più realistica e umana sul personaggio. Pratchett ha fatto notare che ha la sensazione che la moderna fruizione multimediale dei personaggi possa beneficiare dall’esplorare anche i lati vulnerabili dei protagonisti. Mentre nei videogiochi il focus principale è rimasto sull’azione e sulle dinamiche relazionali, in altre forme di media, come la serie TV “Tomb Raider: La Leggenda di Lara Croft”, si è iniziato finalmente a vedere uno sviluppo più completo e complesso del personaggio.

La serie TV ha messo in evidenza il PTSD di Lara in modo più diretto. Qui è possibile notare come le esperienze traumatiche non vadano dimenticate, e come influenzino non solo il comportamento di un individuo, ma anche le sue relazioni e la sua vita quotidiana. Pratchett ha confermato di apprezzare il fatto che la serie ha affrontato queste problematiche, affermando che rappresenta un passo significativo nel discorso attorno alla salute mentale nei media pop e nei videogiochi.

Tomb raider (angolodifarenz.it)

Il futuro di Lara Croft e le vostre aspettative

Con la continua evoluzione del mondo videoludico, ci si interroga su ciò che ci aspetta per gli sviluppi futuri di Lara Croft. La crescita del personaggio e il suo background psicologico non possono più essere trascurati, soprattutto in un’epoca in cui il benessere mentale sta assumendo un’importanza crescente. Pertanto, ci si domanda se i prossimi titoli della serie andranno a iterare su queste tematiche, dando così spazio a una Lara sempre più tridimensionale e autentica.

In molti si sono già posti la domanda: sarebbe stato meglio includere questi elementi nei giochi della trilogia? Così come sono andate le cose, i giochi hanno comunque avuto successo, ma chissà se un giorno vedremo l’aggiunta di trame più sfumate e attrattive. La discussione rimane aperta e carica di attesa. Per coloro che sono appassionati del mondo di Tomb Raider, questi scenari potrebbero suggerire nuove direzioni da esplorare. Si aspetta insomma di vedere come continui a svilupparsi questa serie iconica che ha segnato la storia dei videogiochi.

Published by
Roberto Arciola