Vinnie Jones, simbolo indiscusso del calcio ruvido e senza fronzoli degli anni ’80, compie 60 anni il 5 gennaio. Ex mediano del Wimbledon, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del football britannico, non solo per le sue abilità , ma anche per il suo carattere provocatorio e il suo stile di gioco aggressivo. La sua carriera è costellata di momenti indimenticabili, tra cui la famosa “strizzata” a Paul Gascoigne, e le sue traversate nei campi sportivi hanno sollevato spesso polemiche e aneddoti.
Un’infanzia e una carriera distintiva
Nato a Watford, nel sud-est dell’Inghilterra, da una famiglia gallese, Vinnie Jones ha saputo rappresentare l’orgoglio della propria nazione indossando la maglia del Galles. La sua infanzia è stata contrassegnata dalla passione per il calcio, un amore che lo ha portato a cimentarsi nei campi di periferia della sua città . La carriera di Jones ha avuto inizio nei lower leagues inglesi, per poi esplodere nel mondo del professionismo, dove ha dato vita a un vero e proprio mito nel mondo del calcio.
La sua capacità di intimidire gli avversari, unita a un talento intrinseco, lo ha reso un pilastro della squadra del Wimbledon, famosa per il suo stile di gioco diretto e combattivo. Durante le sue stagioni con i “Dons”, Jones ha collezionato non solo apprezzamenti da parte del pubblico, ma anche una notevole quantità di cartellini, risse e situazioni di gioco al limite. Era il giocatore che incarnava alla perfezione il concetto di “kick and run”, in una versione estetica del calcio che aborriva il gioco elegante in favore di un approccio più fisico e spartano.
La famosa “strizzata” e i suoi echi nel calcio
Un episodio che ha segnato la carriera di Jones è sicuramente la famosa “strizzata” a Paul Gascoigne, un momento che è diventato un inconfondibile marchio di fabbrica del suo stile. In quella scena, immortalata da una foto iconica, Vinnie si voltò verso Gazza con un ghigno complice, mentre con una mano furtiva afferrava i gioielli del calciatore, attirando l’attenzione dell’intero stadio. Questa manifestazione di ironia e sfida ha reso Vinnie un personaggio da ricordare, un simbolo di un’epoca in cui il calcio era ancora nettamente legato a un’etica di gara maschile e senza filtri.
Ma non si trattava solo di provocazioni, Jones era anche un calciatore con un impatto concreto sul campo. La sua capacità di fermare le azioni avversarie e il suo approccio dominante sono stati fattori decisivi nella sua carriera. Sottolineando un’epoca in cui i calciatori indossavano una corazza di determinazione e coraggio, Vinnie ha creato un’eredità che influisce ancora oggi. Ha ispirato generazioni di giocatori e tifosi a vedere il calcio come uno sport di battaglia, dove la fisicità e la volontà di vincere erano al primo posto.
Da atleta a icona di Hollywood
Con il passare del tempo, la notorietà di Jones è andata ben oltre il calcio. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha intrapreso un’importante carriera nel cinema, dove ha recitato in numerosi film, affermandosi come un’icona anche fuori dal campo. I suoi ruoli in pellicole come “Lock, Stock and Two Smoking Barrels” e “Mean Machine” hanno consolidato la sua immagine di duro, permettendogli di trasferire il carattere che aveva nel calcio anche nel mondo cinematografico.
La transizione da sportivo a attore non è stata solo una coincidenza; Jones ha saputo cavalcare l’onda della sua fama, sfruttando l’incredibile carisma e la presenza scenica per diventare un volto noto nel panorama dell’intrattenimento. Questa capacità di adattamento ha reso Vinnie Jones un personaggio complesso, in grado di stravolgere le aspettative di chi lo conosceva solo come calciatore.
Oggi, Vinnie ripercorre i suoi 60 anni con la consapevolezza di aver lasciato un’impronta indelebile nello sport e nel cinema, continuando a essere un riferimento per chiunque desideri seguire le sue orme, sia nel calcio che nella recitazione.